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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 26/11/2011 @ 18:54:22, in F) Questa è l'Italia, cliccato 846 volte)
SIAMO TUTTI EVASORI
 
Si fa’ un gran parlare di evasione elevatissima e di caccia agli evasori, ma risultati significativi e concreti sono ancora molto di là da venire. Eppure ci sarebbero molte soluzioni a costo zero fra le quali quella negli Stati Uniti ove vi è l’autorizzazione a dedurre le fatture (e simili) pagate ai prestatori di servizi o venditori di prodotti (corrispondenti ai noti evasori italiani) nella dichiarazione dei redditi. Sempre in USA, e ciò costerebbe qualcosa in più farlo in Italia ma con un ritorno finanziario ottimale, quando vai in un negozio o in un esercizio pubblico ti fanno la fattura o la ricevuta e l’apparecchio che le emettono è collegato a quello dello Stato in cui ha sede l’esercizio, quindi non si può scappare.
Comunque oggi ho voglia di stare allegro, così vi racconto un episodio verissimo che mi è stato raccontato da un evasore, professionista di grido, che una sera aveva bevuto un po’ troppo e si è lasciato andare.
In questo caso si tratta del canone della Televisione, che è un tassa per un servizio elargito dallo Stato in quanto la RAI è un ente pubblico; molti anni fa, quando avevano appena cominciato a voler scovare i non pagatori, gli addetti alla ricerca mandavano una lettera a tutti gi abitanti degli immobili invitandoli a pagare il canone. Questo signore, che aveva un televisore regalatogli da un cliente, aprì la lettera, ne lesse il contenuto e risolse il problema così:
Strappò un foglio da un quaderno a quadretti di uno dei suoi figli alle elementari, prese una matita mezza spuntata e scrisse con calligrafia incerta come di un analfabeta di ritorno:
“Ho aperto la lettera del signor (diciamo Rossi o Bianchi)….., vi dico che è deceduto
Il portiere”
Da allora il (diciamo sempre signor Rossi o Bianchi) non ha mai più ricevuto alcun invito a pagare il canone, che continua a non pagare, anche perché i successivi televisori gli sono stati sempre regalati, quindi non risulta.
 
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Di Gennaro Aprea (del 20/11/2011 @ 11:56:17, in F) Questa è l'Italia, cliccato 655 volte)
DA SECONDA A TERZA REPUBBLICA
 
In questi giorni molti hanno scritto e detto che con il “grande Mario” si è passati alla Terza Repubblica, la Seconda essendo durata 17 anni circa, cioè dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi ad oggi, la quale ha creato la situazione che abbiamo finora vissuto. Ne sono stati promotori e costruttori tutti i governi ed i loro ministri, parlamentari e lacchè, compresi quelli che si sono trovati all’opposizione durante questo periodo, salvo poche eccezioni in ambedue le parti.
Ma perché ormai si parla di Terza Repubblica? e mi chiedo: c’è una differenza fra quella che si delinea fra gli uomini “tecnici” di questi giorni e quelli della Seconda?
Secondo me la differenza c’è e vi sono numerose ragioni, eccone alcune:
2° Repubblica                                               3° Repubblica
                         Mission: interessi propri                                  Mission: interessi dell’Italia
                         Incompetenza                                                    Competenza[1]
 Ineducazione                                                 Educazione
                         Pacchianeria                                                     Serietà
                         Presunzione                                                     Modestia
                         Superficialità                                                   Accuratezza
                         Ondivaghezza                                                Fermezza
                         Disonestà intellettuale                              Onestà intellettuale (lo vedremo)
 
E se ne potrebbero aggiungere numerose altre.
Tre esempi della situazione attuale che speriamo il nuovo esecutivo riesca a cambiare; mi sembra che ne abbia tutte le intenzioni.
1)      Al Senato, durante le dichiarazioni di voto, mentre il designato di ogni gruppo politico faceva la sua dichiarazione, i banchi dei senatori erano pressoché vuoti salvo ovviamente quelli del gruppo dell’oratore; si vedevano parlamentari che passeggiavano di fronte al banco del Governo, gruppetti che chiacchieravano, altri si allontanavano per andare alla buvette, altri ancora che si avvicinavano ai Ministri ed anche al Presidente del Consiglio per salutarli in mille maniere (a me sembravano persone che si raccomandavano per ottenere piaceri, ottenere attenzione, sviolinare e forse anche per offerte di posizioni di sottosegretariato. Quelli seduti al banco del Governo sembravano infastiditi da questa situazione e cercavano di riprendere subito l’ascolto dell’oratore, se non altro per educazione, con espressione attenta e seria.
2)      Ieri Berlusconi è entrato nella Camera dei Deputati solo quando l’oratore del suo PDL ha iniziato la sua dichiarazione di voto; tutto ciò che gli oratori che avevano dichiarato prima del suo arrivo, non esisteva. È stata la dimostrazione di come lui ha inteso l”’etica professionale” del parlamentare della 2° Repubblica. Ha dato il suo “buon esempio” e non si è smentito ancora una volta per la sua sfacciata maleducazione. Io mi vergogno di avere questo tipo di parlamentari che arrivano a riunioni importanti con ritardo e che si comportano come ai mercatini della festa
3)     Durante l’esposizione del programma al Senato, il Professor Monti, fra i molti argomenti, ha affermato più volte che occorre fare la “spending review”, cioè la revisione di tutta la spesa pubblica dello Stato, quella che ci ha portato ad avere un debito che è poco meno del 120% del PIL. Quindi non solo i cosiddetti costi della politica con i quali si intende diminuire le spese della “casta”. Ebbene ieri l’oratore della Lega Nord Federico Bricolo, ha affermato che il Professor Monti non ha proprio toccato l’argomento della diminuzione della spesa dello Stato . Evidentemente non conosce il significato della “spending review” dietro la quale c’è l’intera Politica finanziaria di un Governo. E mi chiedo quanti altri parlamentari sappiano cosa significhi, forse una piccola minoranza, cominciando da un certo Scilipoti, manifestazione personificata della incompetenza e ignoranza


[1] Salvo una sola eccezione finora, quella del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che sembra sia  ancora propenso all’uso dell’energia nucleare
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Di Gennaro Aprea (del 11/11/2011 @ 18:45:00, in L) Zero-carbonio, cliccato 874 volte)
20 – 20 – 20   2020
 
Per caso si comincia con i numeri ripetuti: infatti la data di oggi è 11-11-11, e poi passiamo a quelli del titolo che forse alcuni di voi lettori – spero non tutti - non hanno bene in mente. Quindi per rinverdire la memoria ripeterò di cosa si tratta:
L’accordo fra gli stati europei del 20-20-20 stabilisce che al 2020 ciascuno stato deve raggiungere:
-          una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990
-          un aumento dell’efficienza energetica del 20%
-          il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative e rinnovabili rispetto al fabbisogno totale di ciascun paese.
Ma il dispiego di questo accordo europeo “numerico” è solo lo spunto per raccontarvi che mercoledì 9 ho partecipato ad un convegno interessantissimo organizzato dal Energy Efficiency Group (Gruppo per l’Efficienza Energetica) della Scuola di Management del Politecnico di Milano, Non vi tedio con tutti i dettagli che sono moltissimi, ma devo dichiarare che fra i tanti convegni ai quali ho assistito, pochi sono stati così ben organizzati
e con ottimi oratori.
Si è parlato soprattutto di efficienza energetica degli edifici (abitazioni, industrie, ospedali, scuole, alberghi, edifici pubblici, grande distribuzione organizzata, ecc.) che consumano in Italia circa il 36% di tutta l’energia per l’illuminazione, il riscaldamento, il rinfrescamento estivo, il cucinare, l’utilizzo di apparecchiature elettrodomestiche, ecc..
È stato presentato un consistente rapporto sull’efficienza energetica che ha stimato un risparmio di 44 milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio al 2016 se si mettessero in atto le provvidenze necessarie all’istallazione di tecnologie disponibili; in alternativa il risparmio può essere calcolato in 21,6 miliardi di Watt/ora di energia elettrica. Il risultato è che, se fosse fatta una adeguata legislazione (che non significa solo incentivi monetari) che favorisse queste iniziative, l’Italia potrebbe essere lo stato più virtuoso in Europa per il raggiungimento dell’aumento dell’efficienza energetica del 20% anche prima del 2020. Fra l'altro è  stato detto che nei prossimi 4-5 anni, se si realizzasse questo progetto, si creerebbero 1 milione di nuovi posti di lavoro. 
Oltre ai relatori del’Energy Efficiency Group che hanno illustrato il rapporto, vi è stata una tavola rotonda composta di rappresentanti di varie società che producono e vendono energia elettrica (Enel Green Power, Edison, Sorgenia, ACEA) e imprese che forniscono consulenza e materiali per aumentare l’efficienza energetica dei consumatori (ABB, Siemens, Sinergia Sistemi, YouSave) condotta perfettamente dalla Dr.ssa Laura La Posta del “Sole-24 Ore”. Ha chiuso il convegno (iniziato e concluso nei tempi previsti, cosa rara in Italia) Alberto Grossi, Direttore Consumatori e Qualità del Servizio dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Ovviamente le finalità del convegno erano puramente economiche, cioè quelle rappresentate dalle imprese presenti; quindi non si è neppure accennato al fatto che il risparmio energetico di tanti milioni di TEP derivante dal miglioramento dell’efficienza energetica, diminuisce concretamente anche l’emissioni di gas serra e di inquinanti delle centrali elettriche che bruciano, carbone, prodotti petroliferi e gas naturale. In definitiva non è stata preso in considerazione il vantaggio per i cittadini in termini di miglioramento dell’ambiente e della loro salute, cosa che costituisce ulteriore risparmio finanziario.
Per chi fosse particolarmente interessato a sapere di più sul convegno e su tutti gli studi sulle energie rinnovabili dell’Energy & Efficiency Group, consiglio di andare sul sito www.energystrategy.it
 
 
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