DA SECONDA A TERZA REPUBBLICA
In questi giorni molti hanno scritto e detto che con il “grande Mario” si è passati alla Terza Repubblica, la Seconda essendo durata 17 anni circa, cioè dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi ad oggi, la quale ha creato la situazione che abbiamo finora vissuto. Ne sono stati promotori e costruttori tutti i governi ed i loro ministri, parlamentari e lacchè, compresi quelli che si sono trovati all’opposizione durante questo periodo, salvo poche eccezioni in ambedue le parti.
Ma perché ormai si parla di Terza Repubblica? e mi chiedo: c’è una differenza fra quella che si delinea fra gli uomini “tecnici” di questi giorni e quelli della Seconda?
Secondo me la differenza c’è e vi sono numerose ragioni, eccone alcune:
2° Repubblica 3° Repubblica
Mission: interessi propri Mission: interessi dell’Italia
Incompetenza Competenza
[1]
Ineducazione Educazione
Pacchianeria Serietà
Presunzione Modestia
Superficialità Accuratezza
Ondivaghezza Fermezza
Disonestà intellettuale Onestà intellettuale (lo vedremo)
E se ne potrebbero aggiungere numerose altre.
Tre esempi della situazione attuale che speriamo il nuovo esecutivo riesca a cambiare; mi sembra che ne abbia tutte le intenzioni.
1) Al Senato, durante le dichiarazioni di voto, mentre il designato di ogni gruppo politico faceva la sua dichiarazione, i banchi dei senatori erano pressoché vuoti salvo ovviamente quelli del gruppo dell’oratore; si vedevano parlamentari che passeggiavano di fronte al banco del Governo, gruppetti che chiacchieravano, altri si allontanavano per andare alla buvette, altri ancora che si avvicinavano ai Ministri ed anche al Presidente del Consiglio per salutarli in mille maniere (a me sembravano persone che si raccomandavano per ottenere piaceri, ottenere attenzione, sviolinare e forse anche per offerte di posizioni di sottosegretariato. Quelli seduti al banco del Governo sembravano infastiditi da questa situazione e cercavano di riprendere subito l’ascolto dell’oratore, se non altro per educazione, con espressione attenta e seria.
2) Ieri Berlusconi è entrato nella Camera dei Deputati solo quando l’oratore del suo PDL ha iniziato la sua dichiarazione di voto; tutto ciò che gli oratori che avevano dichiarato prima del suo arrivo, non esisteva. È stata la dimostrazione di come lui ha inteso l”’etica professionale” del parlamentare della 2° Repubblica. Ha dato il suo “buon esempio” e non si è smentito ancora una volta per la sua sfacciata maleducazione. Io mi vergogno di avere questo tipo di parlamentari che arrivano a riunioni importanti con ritardo e che si comportano come ai mercatini della festa
3) Durante l’esposizione del programma al Senato, il Professor Monti, fra i molti argomenti, ha affermato più volte che occorre fare la “spending review”, cioè la revisione di tutta la spesa pubblica dello Stato, quella che ci ha portato ad avere un debito che è poco meno del 120% del PIL. Quindi non solo i cosiddetti costi della politica con i quali si intende diminuire le spese della “casta”. Ebbene ieri l’oratore della Lega Nord Federico Bricolo, ha affermato che il Professor Monti non ha proprio toccato l’argomento della diminuzione della spesa dello Stato . Evidentemente non conosce il significato della “spending review” dietro la quale c’è l’intera Politica finanziaria di un Governo. E mi chiedo quanti altri parlamentari sappiano cosa significhi, forse una piccola minoranza, cominciando da un certo Scilipoti, manifestazione personificata della incompetenza e ignoranza
[1] Salvo una sola eccezione finora, quella del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che sembra sia ancora propenso all’uso dell’energia nucleare