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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 02/02/2009 @ 18:42:05, in C) Commenti e varie, cliccato 1120 volte)
VIAGGIO IN RUSSIA
  
Mosca - San Basilo sulla Piazza Rossa                        San Pietroburgo - Canale con la cupola di S. Isacco
 
Né mia moglie né io eravamo mai stati in Russia così, in occasione di un compleanno, ci siamo regalati questa breve vacanza. Molti ci avevano detto che Mosca e San Pietroburgo, le due metropoli più grandi ed importanti di questo grande paese erano affascinanti durante l’inverno: è stato così.
Siamo partiti il 3 gennaio e tornati il 10. Non starò qui a dirvi ciò che potete trovare in qualsiasi programma di viaggi dei molti tour operator che organizzano gruppi offrendo tariffe interessanti, o nelle descrizioni delle cose belle da vedere e da godere, che trovate sui libri editi dal Touring Club Italiano e simili.
Però vi sono delle cose che forse potrebbero essere utili se decideste di imitare i pazzi che vanno al freddo del nord in gennaio, ed anche alcune curiose consuetudini, cioè cose che non ho trovato sulle guide.
1)     La prima impressione che abbiamo avuto a Mosca, città di 10 milioni di abitanti, contrariamente a quanto ci avevano descritto alcuni amici che ci erano andati solo 6-7 anni fa, è che si ha la sensazione di una città ricca, piena di traffico automobilistico (nessuna auto italiana ma molte quelle fabbricate a Togliattigrad nello stabilimento creato dalla Fiat), perfino nelle strade a 8 corsie per ogni senso di marcia. Questo nonostante fossimo in un periodo di piena vacanza perché la religione ortodossa festeggia il Natale il 7 gennaio, quindi tutti erano a casa o fuori Mosca nelle “dacie”. Uomini e donne ben vestiti, pellicce, giacconi, cappelli di pelliccia, calzature, tutto come da noi in una città ricca del nord Italia; in una parola, eleganza e civiltà. Però con le facce abbastanza fredde, con scarsi sorrisi, specialmente nei confronti dei turisti i quali, come al solito, si riconoscono subito. Quasi nessuno parla inglese, anche nei ristoranti…ma le guide che parlano perfettamente italiano sono molto professionali ed ottime sotto tutti i punti di vista.
2)    Se non conoscete l'alfabeto cirillico e tentate di capire qualcosa leggendo scritte varie, cosa quasi impossibile, fin dai primi giorni avrete sicuramente occasione di entrare in una chiesa (dove spesso si paga per visitarla), in un museo, o nella metropolitana, ecc. Ebbene vi troverete davanti ad una scritta che vi sorprenderà e vi strapperà un sorriso, cioè "KACCA". Non ci fate troppo caso, non si tratta di una vendita di escrementi, e la ragione è che in cirillico la "C" corrisponde alla nostra"S", dunque si tratta semplicemnte della "CASSA" che si pronuncia in russo esattamente come da noi
3)     Le città sono state restaurate alla perfezione. Sono inoltre valorizzate da una ricercata illuminazione che mette in risalto sia i monumenti che tutti i palazzi di abitazione. Quindi l’impressione è sorprendente e affascinante. Non parliamo poi di tutti gli alberi di Natale (uno diverso dall’altro) illuminati con giochi di luce bellissimi; così come le fontane, che sono ovviamente gelate, e l’acqua è sostituita da cascate di luce.
4)     Il freddo. Si, il freddo c’è, ma è secco e dà meno fastidio dei meno 2-3° delle nostre parti. Attenzione a come ci si veste. Le guide turistiche e le agenzie raccomandano solo di coprirsi bene (abbiamo camminato con temperature dai – 10 ai -22° (di sera) con una media fra –12 e – 16°); è vero, ma attenzione: il segreto sta nell’essere capaci di coprirsi non più di come lo faremmo noi in Italia quando fa’ freddo; il segreto è invece coprirsi molto bene quando si esce all’aperto. La ragione è che dovunque entri al coperto, hotel, ristoranti, negozi e negozietti, musei, chiese, ecc. la temperatura non è mai inferiore a + 23°C., alcune volte anche 25° Quindi se indossi due o tre maglioni e giacche sotto l’indumento per uscire, pelliccia lunga o giaccone o meglio cappottone di piumino, ecc. rischi di sudare come in una sauna. E' importante coprirsi la testa (ho comprato un colbacco sul posto – quelli di falsa pelliccia costano 8 euro e fanno il loro dovere), le orecchie, il collo e il mento (quest’ultimo per le persone delicate). Sotto i pantaloni, bastano i collant pesanti per le donne e le calzamaglie per gli uomini. Le calzature ideali sono gli scarponcini o gli stivali con le suole spesse di gomma. I guantoni da sci sono ottimi.
5)     E’ stato un piacere, almeno per me, notare che l’euro è accettato ovunque, più del dollaro USA, salvo in tutti i luoghi gestiti dallo stato come musei o alcune chiese sconsacrate dove è obbligatorio pagare in rubli. Dovunque le carte di credito sono ben accette, Ma attenzione, Mastercard e Diners sono sconosciute
6)     Noi abbiamo preso il treno a Mosca per andare a San Pietroburgo (abitanti 4,7 milioni). Quando arrivate alle due stazioni (di partenza e di arrivo) ci sono i facchini (che lavorano a mani nude) i quali ti prendono i bagagli e te li portano sino allo sportello del vagone o dal vagone al mezzo di trasporto fuori stazione, gratis. Speriamo che questa consuetudine si mantenga in futuro. Invece dovete fare estrema attenzione a quando passate dal marciapiede all’interno del vagone. Piattaforma e vagone sono allo stesso livello ma…..vi è una distanza di almeno 50 cm e si rischia seriamente di cadere nel vuoto…si devono fare esercizi preventivi di salto in lungo!....
7)     In Russia le persone sposate portano la fede a destra, come in Germania. Però potete incontrare molti che la indossano a sinistra, come una delle nostre 3 guide. Abbiamo chiesto spiegazioni alla n ostra guida e lei, una simpatica signora bionda 40nne, ci ha detto che la portava a sinistra perché era divorziata e così dimostrava di essere libera alla sua età. La logica alla quale siamo abituati, anche in altri paesi europei, è che i divorziati semplicemente non portano alcuna fede. La mia ipotesi è che i russi non parlano troppo di se quando si incontrano, quindi risparmiano spiegazioni sul loro stato civile; sarà così?
8)     Alimentazione. Al cambio Euro-rublo di quando eravamo là, il costo di un ristorante era più che ragionevole, fra i 15 e i 20 euro. Nel ristorante più caro di San Pietroburgo, compresa la mancia che si attendono essere del 10%, lo “Strogonoff Steak House”, incluso il vino che è in genere caro, abbiamo speso 28 euro a persona. Non vi è molta varietà nei menu, ma nel complesso non si mangia male.
9)     Il biglietto della metropolitana di Mosca (alcune stazioni sono da visitare per la loro architettura) è di 2 rubli cioè 5 centesimi di Euro (per i nostalgici, meno di 100 lire). Ma fate attenzine ad avventurarvici da soli: le indicazioni sono scarse e solo in cirillico
10)     Non siamo riusciti a vedere un solo pezzo di carta per terra a Mosca e, a San Pietroburgo, in pieno periodo di feste, solo una bottiglia e due lattine di birra in 3 giorni e mezzo di peermanenza.
 
Si, la Russia ci è piaciuta e ci siamo detti che vale la pena di tornarci d’estate (non in agosto)
 
Avrete forse notato che la mia foto sul sito è cambiata. Ne ho preso una fra quelle fatte in ottobre 2008 durante il viaggio in Libia. I capelli sono spettinati, gli occhi non ben aperti per la luce accecante, ma l’immagine rispecchia meglio della precedente il mio viso, perché 6 anni fa non avevo barba e baffi ed apparivo più giovane.
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Di Gennaro Aprea (del 02/02/2009 @ 19:12:17, in H) Rodano, cliccato 691 volte)
SONO INCAZZATO COME UN TORO NELL’ARENA
 
NEVE IN VAL PADANA -Da ieri sera qui a Rodano, come in numerosi altri comuni del Nord Italia è arrivata l’ ennesima nevicata di questo inverno. Però la neve non è stata molta, non più di 7-8 cm, e piuttosto bagnata per cui la circolazione automobilistica non ha subito particolari disagi, salvo quello di rallentare la velocità, cosa sempre salutare..
Il comportamento dell’amministrazione comunale attuale ha mostrato una volta di più l’incompetenza dei suoi responsabili.
Cosa si fa in questi casi? (la mattina presto). Si sparge il sale per sciogliere la neve affinché non si formi quella fanghiglia sporca della neve schiacciata dalle ruote, come in effetti è stato. Invece i nostri “cari amici” del Comune hanno fatto passare un mezzo spazzaneve che ha, si, pulito la strada, al momento, ma dopo mezzora la strada era di nuovo coperta di neve fangosa schiacciata dalla circolazione automobilistica perché la neve è continuata a cadere. Ma questa operazione ha ostruito tutti i passaggi pedonali e automobilistici davanti alle case per cui i rodanesi hanno dovuto provvedere a pulire da soli mucchi di neve alti fino a 50 cm ammassati sui lati dalla pala, per potere entrare o uscire senza affondare nella neve alta. Da notare che, almeno per quanto riguarda la strada dove abito, sono passati dopo le 10.30, non certo di buon mattino. Se si sceglie la soluzione dello spazzaneve, avrebbero dovuto allora mandare manovali a pulire i passaggi pedo-auto delle case che a Rodano sono tanti perché circa il 60% delle abitazioni sono costituite da villette mono, bi e plurifamiliari, ognuna con i relativi passaggi auto.
In altre parole, quando la neve non è molta ed è bagnata si usa solo il sale il quale scioglie la neve anche se continuala nevicata. Gli spazzaneve invece si usano sulle strade fuori dall’abitato.
Per quanto ancora ci dovremo tenere questi “civil servant”, cioè gli amministratori pagati da noi che non sanno amministrare e che hanno – a dir poco - un’intelligenza limitata?
 
ANCORA ALBERI TAGLIATI – A Via delle Querce e a via Palermo, dove da vari mesi sono in attività grandi cantieri edili e dove vi erano dei tigli di 30 anni e più, tigli che fino a pochi giorni fa erano in piedi perché non avevano dato alcun fastidio alle imprese che vi lavorano in quanto i numerosi camion e simili erano passati negli spazi liberi fra gli alberi senza provocare alcun danno, sono stati tagliati senza pietà.
Nel mio precedente articolo (lettera aperta al sindaco di Rodano del 23 dicembre 2008) mi ero domandato cosa volessero fare di questi tigli e speravo che non li avrebbero toccati: invece è successo che hanno ucciso numerose piante, esseri vivi ed utili.
Una concittadina che abita lontano dalle strade dove hanno operato lo scempio, e quindi disinteressata, ha interrogato il sindaco “Attila” Marazzi il quale con la più serena faccia tosta l’ha tranquillizzata dicendo che saranno sostituiti. Ieri ho saputo da un abitante di Via Palermo che vogliono eliminare anche i pini dei posteggi a nord della strada dove in effetti le radici superficiali hanno sconquassato l’asfalto.
A questo punto ho il diritto di pensare male, cioè:
a)     che l’opposizione attuale è anch’essa formata da persone che, o sono incompetenti, oppure non fanno il loro dovere, che dovrebbe essere quello di esigere dalla maggioranza che amministra il Comune di Rodano le ragioni per cui hanno deciso di sostituire gli alberi, cioè i calcoli fatti che dimostrano i costi delle due alternative di capitolato d’appalto: rifacciamo i marciapiedi (o la pista ciclabile) salvando gli alberi, oppure li sostituiamo perché la seconda soluzione costa di meno. Non solo: l’opposizione attuale non dovrebbe limitarsi a sentire solo le cifre fornite dalla maggioranza, ma informarsi direttamente presso altri fornitori per accertarsi che la maggioranza dice la verità.
b)     forse c’è qualche cosa sotto di non perfettamente pulito in questi appalti che celano interessi privati in atti di ufficio o peggio. E’ solamente un pensiero, ma di questi tempi in questa Italia, tutto ormai è possibile….
 
Rodanesi, facciamo qualcosa per i nostri alberi; nostri perché li abbiamo pagati noi!
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Di Gennaro Aprea (del 08/02/2009 @ 15:52:40, in C) Commenti e varie, cliccato 828 volte)
LA SINDROME ENGLARO
 
Non voglio ripetere ciò che è stato detto e commentato da tutti i media in questi giorni ma semplicemente cercare di capire cosa è successo al nostro beneamato Presidente del Consiglio.
Non so se si fosse vaccinato, ma finora era sembrato essere esente da questa malattia. Poi, all’improvviso, gli è scoppiata la febbre.
E allora, cosa gli può essere successo? Vediamo un po’ da quali virus possa essere stato attaccato:
1)     La “baciapilità” (ovvero la sindrome da “leck mir am Arsch” come dicono alcuni europei che parlano tedesco) - I virus vaticanensi hanno attaccato e non c’è stato alcun antibiotico che potesse resistergli
2)     I sondaggi – Silvietto nostro si è accorto che in queste ultime settimane la sua popolarità era in discesa, per un cumulo di ragioni: politiche insoddisfacenti di fronte alla crisi economica, impopolarità delle varie riforme in atto per la giustizia, le modalità delle elezioni, la sicurezza, ecc. Quale migliore soluzione di quella di distogliere l’attenzione del “popolo” dai veri problemi? I virus-sondaggi gli hanno suggerito che numerosi italiani erano a favore della “vita” di Eluana, nonostante da 17 anni sia in coma e da 14 anni sia stato accertato che il coma è irreversibile. Quindi cavalcare questi virus per rifarsi una popolarità
3)     I virus “quirinalensi” – Non ha potuto niente contro l’attacco di questi fortissimi virus che lo preparano alla scalata del Quirinale mediante un attacco decreto-legislativo e costituzional-modificativo, contro l’attuale Presidente della Repubblica per mostrare a tutti come dovrà essere il Capo dello Stato: Presidente e Premier, cioè Monarca assoluto, Re, Imperatore, Capo dell’unico partito politico italiano al potere, e chi più ne ha, più ne metta
4)     I virus delle dimostrazioni assurde, delle leggi fulminanti, delle false dichiarazioni, delle frasi che non stanno né in cielo né in terra (Eluana è talmente viva che potrebbe anche avere un figlio…) che molti italiani si bevono come ad una fonte della vita
 
Beh! Cosa possiamo fare adesso? …forse solo applaudire per la tragica farsa teatrale, o invece continuare a sperare che i nostri governi siano più seri e competenti?………ma sono certo che prima di tutto sarebbe meglio per tutti noi rimanere silenziosi di fronte a questa lunga, assurda e immensa storia dolorosa usata dai governanti per ribadire che la logica consuetudine delle leggi ad personam è ormai entrata nell’ordinamento giuridico italiano
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