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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 26/09/2007 @ 19:23:50, in C) Commenti e varie, cliccato 862 volte)
I “GRANDI” IN TV
 
E’ ormai molto tempo che mi diverto a fare i conti delle apparizioni dei cosiddetti Grandi della Terra e di alcuni Stati sui telegiornali delle varie reti televisive. Ciascuna di queste ha comunque delle preferenze che a mio parere non sono correlate all’importanza di ogni personaggio.
Devo dire che non vedo tutte le televisioni mondiali però, oltre alle 7 più diffuse in Italia, mi collego a Euronews nelle edizioni inglese e francese, alla CNN, a BBC World, ad Al Jazira, ad un’altra rete francese e qualche tedesca.
In effetti ancora non capisco con quale criterio le varie TV mettono in onda le facce dei vari grandi e raccontano ciò che dicono.
Se dovessimo fare un elenco dei vari personaggi che appaiono di frequente, senza stabilire ancora una classifica per importanza, direi che le cose stanno più o meno così:
i)                    George W. Bush – è il capo di stato più importante del mondo perché rappresenta lo stato più potente del mondo
ii)                  Ban Ky -moon è l’attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite e spesso ha la responsabilità di parlare a nome di 192 stati del mondo che ne fanno parte
iii)                Barroso è il Presidente della Commissione Europea (27 stati con circa 500 milioni di persone)
iv)                Almunia è il Responsabile economico della Commissione Europea, e tutti sappiamo quanto siano importanti i problemi economici delle nazioni!
v)                  Hu Jintao è il Presidente della Repubblica Popolare Cinese composta di 1,3 miliardi di persone, eletto dall’Assemblea Generale, ma in pratica dai dirigenti del Partito Comunista cinese
vi)                Benedetto XVI è il capo della Chiesa cattolica con più di un miliardo di fedeli
vii)              I musulmani non hanno un papa ma rappresentano una comunità religiosa di 1,4 miliardi di persone in tutto il mondo (più dei cristiani). Le apparizioni di qualche Imam sono comunque rare salvo il capo incontrastato dei musulmani estremisti impegnati a distruggere il mondo occidentale nella jihad (guerra) islamica; mi riferisco al famoso signor Bin Laden che appare ogni tanto quando fa delle dichiarazioni ufficiali, spesso con a lato il suo kalashnikov.
viii)            Gli ebrei non sono molti ma hanno la loro importanza sia in Israele che in tanti altri paesi europei e soprattutto negli USA.
ix)                Vi sono poi i cristiani ortodossi, gli evangelici calvinisti, i valdesi, i seguaci di Geova, e molti altri, tutti poco rappresentati da capi carismatici così come gli ebrei i cui rabbini sono poco conosciuti in TV
x)                  I buddisti costituiscono anch’essi un’importante numero degli abitanti di questo mondo (poco meno di 400 milioni) però il Dalai Lama non appare di frequente in TV
xi)                Infine vi sono i politici italiani, Il Presidente del Consiglio dei Ministri Prodi, Padoa Schioppa e molti (troppi) altri ministri e sottosegretari, i più importanti rappresentanti dell’opposizione, Berlusconi, Casini, Bossi, Fini, i segretari di partiti e partitini, i portavoce, ecc. inflazionano gli schermi televisivi, alcune volte fino alla nausea.
 
Ebbene, sapete quale è il personaggio più gettonato in Italia? E’ il Papa che batte di gran lunga tutti gli altri, alcune volte anche il Presidente del Consiglio e il capo dell’opposizione.
E’ chiaro che Benedetto XVI ed i suoi cardinali fanno il loro mestiere (scusate, missione) ed intervengono/interferiscono nella politica italiana come se niente fosse, però non capisco – e non posso accettare – che sulle reti televisive italiane siano presenti pressoché ogni giorno con delle dichiarazioni che sembrano simili a quelle del papa Pio IX nella seconda metà del 1800. In più, quando succede qualcosa di triste o terribile (es. guerre, rapimenti di preti, di giornalisti, di stragi, ecc.) la soluzione per il Papa è la preghiera, come se fosse la panacea universale di ogni notizia negativa.
Sulle reti non italiane questo Papa appare molto di rado. Invece Bush, Ban Ky-moon, Barroso, Sarkozy, Gordon Brown, Angela Merkel e gli altri che ho già menzionato appaiono quasi ogni giorno, comunque ogni qualvolta sia opportuno e necessario, cosa che invece non succede sulle televisioni italiane.
Insomma vogliamo smetterla di essere così baciapile e tanto provinciali? Non c’è nessuno che si ribella a questa situazione che a me sembra un’assurda farsa?
 
 
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Di Gennaro Aprea (del 29/09/2007 @ 12:24:02, in M) Satira e Umorismo, cliccato 1035 volte)

CONTAGIO DA “EURONITE” ?

 

Sede dell'Assemblée Nationale a P

Ho ricevuto da mio nipote francese – quindi lui, Gilles Picard,  è l’autore di questo pezzo - un messaggio e-mail che non posso fare a meno di passarvi perché mi ha fatto venire in mente un neologismo “Euronite”, cioè attaccamento fisico e spasmodico alla moneta Euro.. Qui sotto troverete la traduzione del messaggio, con qualche abbreviazione perché vi sono dei dettagli minuziosi che renderebbero questo articolo ancora più lungo. Ed ecco di che si tratta:

“Oggetto: PREPARATEVI A LAVORARE PER LORO  - Per ciascun deputato non rieletto, i francesi dovranno pagare € 417.120 = 60 mesi moltiplicato per € 6.952.  E’ la nuova indennità di disoccupazione dei deputati!  Notizia ripresa su RMC (RadioMonteCarlo) da J.J. Bourdin il quale sottolinea che gli eletti, dalla sinistra alla destra, sono tutti d’accordo !  La maggioranza dei media non ne parlano!  Al termine di 5 anni di indennità parlamentare, i deputati tutti i non rieletti riceveranno” € 1.390 al mese, cioè il 20% del normale trattamento economico (da cui si deduce che l’indennità francese è ben inferiore a quella dei nostri deputati – n.d.r.).  Allora, fate un sforzo, lavorate (un po’ di più) per pagare le imposte che serviranno a pagare “i paracaduti d’oro” dei nostri deputati. 

Ma perché 5 anni? E’ precisamente il periodo di una legislatura.   

Questo voto è avvenuto proprio nel momento in cui i candidati ci parlavano degli sforzi che dovrebbero permettere ai francesi di ridurre il debito pubblico, evidenziando così il dispendioso “treno di vita” dello Stato!

L’informazione sulla nuova indennità di disoccupazione dei deputati è stata rivelata dal giornale “Le Canard Enchainé” il 7 febbraio 2007, poi ripresa dal “Midi Libre” il 1° marzo 2007.  Curiosamente sono i soli media che ne hanno parlato. Silenzio totale da parte delle televisioni, radio o altri giornali, normalmente spinti a denunciare i “paracaduti d’oro” di alcuni grandi imprenditori o alti dirigenti (alcuni a ragione). Perché hanno taciuto su questo “affare”? Senza dubbio perché questa legge è stata votata “dolcemente” da tutti i gruppi politici, UMP, PS, UDF, PCF (da notare: solo 4 partiti in Parlamento), i quali sono capaci di intendersi perfettamente quando si tratta di concedersi vantaggi sulle spalle dei francesi. 

Prima di lasciare il suo posto J. L. Debré (Presidente dell’Assemblée Nationale – Camera dei Deputati ) ha fatto votare all’unanimità e nel silenzio completo, una legge che stabilisce che un deputato non rieletto prende per 60 mesi, al posto dell’indennità mensile netta, come è stato finora, per soli 6 mesi che è (secondo quanto appare sul sito dell’Assemblée Nazionale) € 5.178, cioè € 6.952 lordi.

Quindi ripeto che ciascun deputato non rieletto costa dunque ai francesi € 417.180 per 5 anni. Senza parlare di quanto costerà per sempre per tutte le legislature a venire.

Le indennità parlamentari sono state attribuite ai deputati e definite dall”ordonnance” (regolamento) N° 58-1210 del 13/12/1958. L’indennità di base è calcolata ‘con riferimento al trattamento dei funzionari che occupano delle posizioni statali classificati nella categoria detta fuori scala’ . 

 

  E qui vi è un elenco dettagliato dei calcoli e delle regole che parificano questa indennità parlamentare  al trattamento dei Consiglieri di Stato, un po’ simile quella in uso in Italia  (chi volesse avere i dettagli può chiedermeli). Da notare che questa indennità comprende: l’indennità di base, quella di residenza, di funzione, e che le ritenute obbligatorie (totale € 1.774) riguardano la quota per le pensioni (15 anni di mandato e non 2,6 + 1 giorno + volontaria fino ai cinque anni) contributo di solidarietà, di rimborso del debito sociale e la quota di fondo di garanzia delle risorse. 

 

 “Così Jean Louis Debré, prima di lasciare la presidenza dell’Assemblée Nationale, e in qualità ora di nuovo presidente  del Consiglio Costituzionale, ha fatto un “joli cadeau” (la traduzione letterale, un regalo carino, non rende come in francese) ai suoi amici deputati di tutti i partiti.

Beninteso questa generosa indennità di disoccupazione è totalmente priva di condizioni, ed il felice beneficiario di questa jolie rimunerazione per 5 anni, non è tenuto ad alcun impegno di nessun genere, come per esempio dimostrare la ricerca di un nuovo impiego, una visita mensile ad un consigliere dell’ANPE (Agenzia Nazionale Per l’Impiego), o un’attività che giustifichi questo ‘aiuto sociale’….in breve tutto ciò che invece si richiede ai disoccupati ordinari.

Ecco di cosa crepa la Repubblica, della corruzione delle sue élites“, perché evidentemente nessun partito ha protestato, visto che tutti beneficeranno delle liberalità del Signor Debré.  

 

Se siete scandalizzato e rifiutate di essere trattato come un fesso, diffondete almeno questo messaggio. Altrimenti contentatevi di pagare. Viva la Repubblica delle Banane! Viva la Francia!”

 Fin qui i nostri cugini francesi (si danno del voi) che spesso accusano noi di essere cittadini di una Repubblica delle Banane. Ma a me sorge un dubbio. Che i nostri parlamentari abbiano fatto visite intime ai loro omonimi francesi e li abbiano contagiati di attaccamento eccessivo e carnale all’Euro, cioè di Euronite?  Voi che dite? Rifiuterò ogni risposta del tipo: “mal comune mezzo gaudio”.  

 

Ma, a proposito di costi della politica, che fine hanno fatto il progetto di legge – letto su L’espresso - dei “deputati di Rifondazione Maurizio Acerbo e Francesco Caruso che prevede il dimezzamento dell’indennità, una proposta che, se passasse, taglierebbe  a metà i vitalizi dei deputati, ma anche i compensi, pensioni incluse dei consiglieri regionali, ancorati alle indennità parlamentari”. E che fine hanno fatto – sempre da  L’espresso – “i senatori dell’Ulivo Luigi Lusi (Margherita) e Luigi Bobba hanno depositato il progetto che porta l’età del pensionamento a 65 anni mentre oggi chi ha più di una legislatura ottiene  il vitalizio a 50 anni o prima. Questa proposta contiene anche il passaggio al sistema contributivo”, contro quello attuale retributivo che vale per i senatori eletti a tutta questa legislatura.

Signori Presidenti del Senato e della Camera: che fate? dormite o lo fate apposta? Datevi una svegliata!

 

 

 

 

 

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Di Gennaro Aprea (del 01/10/2007 @ 18:30:30, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 696 volte)
BUROCRAZIA – SPRECHI - ALTI COSTI….e io pago!
 
Spesso ricevo o spedisco pacchi, colli e simili consegnati dai o ai vari corrieri che si occupano di questo settore. Li ho provati quasi tutti, ma sembra che si siano messi d’accordo per sprecare tempo e denaro ben oltre il necessario.
In particolare ricevo da un fornitore abituale dai 6 ai 10 pacchi ogni anno che si serve della TNT.
Più volte ho chiesto che questo corriere mi telefoni per concordare il giorno e le ore di consegna (mattina o pomeriggio) per evitare che il furgone debba ripetere la consegna se non trova nessuno a casa, come può succedere di frequente. Niente da fare.
Più volte infatti è accaduto che la consegna sia stata ripetuta con conseguente spreco di denaro.
 
Ma il colmo è successo qualche tempo fa quando ho trovato il solito biglietto dell’autista che diceva di essere passato ad una certa ora e di non aver trovato nessuno, quindi di telefonare per accordi sul giorno/periodo di consegna.
L’ho fatto, e mi sono messo d’accordo con la sede che mi ha confermato che la successiva consegna sarebbe avvenuta il giorno dopo dalle 14 alle 18. Forte di questo accordo sono uscito quel giorno per ritornare alle 13.55…ma ho trovato il biglietto dell’autista che era passato alle 13.30.
Altra telefonata, altro accordo, altra attesa, questa volta di mattina fino alle 12.30. Ho atteso invano, poi sono uscito per impegni che avevo preso ed al ritorno ho trovato il solito avviso di passaggio alle 13.15.
Terza telefonata, scuse da parte dell’interlocutrice e altro accordo….niente da fare: il furgone passa quando gli pare.
Allora mi sono arrabbiato, sono andato personalmente a ritirare il pacchetto e potete immaginare cosa la mia cultura di consulente di direzione e organizzazione ha mi ha fatto sottolineare e mettere in evidenza di fronte al dirigente del deposito che, come spesso accade nelle grandi organizzazioni, ha saputo solo rispondere che “l’alta direzione ha deciso di non fare telefonate preventive, tanto non servono a niente”.
Questi sono i concetti da me espressi:
-         disorganizzazione e mancanza di comunicazione interna
-         spreco di risorse, cioè 3 viaggi a vuoto del furgone con conseguente triplicazione dei costi del mezzo e dell’autista
-         costi della mia macchina (circa 16 Km A/R) e del mio tempo
-         costi e tempo per le mie telefonate.
Resta il fatto che questi costi sono tenuti bene in conto dai corrieri quando stabiliscono i prezzi del servizio, quindi noi paghiamo i costi della loro incompetenza gestionale!
Da notare: la TNT è il corriere che lavora per le Poste Italiane: ecco spiegati , fra l’altro, i prezzi alti dei loro servizi!
 
Oggi ho ricevuto due cartoni di vini di una buona cantina. Quando la vendita è stata conclusa (per telefono) mi hanno detto che mi avrebbero telefonato per fissare il giorno e le ore della consegna, cosa che è stata fatta puntualmente. L’accordo era dalle 11 alle 13.30. Alle 12.15 è arrivato il furgone. Sono andato a vedere chi era il corriere: uno sconosciuto – ma efficiente - “Roberto Garna di Corsico (MI), non la TNT o un altro dei grandi che non pensano che moltissime famiglie ormai comprano via tele marketing o internet ma pensano che siano tutte aziende sempre aperte nelle “ore d’ufficio”.
Perciò mi è venuta l’idea di scrivere questo esempio, forse caso limite, ma certamente significativo.
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