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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 02/03/2021 @ 19:38:30, in C) Commenti e varie, cliccato 243 volte)
CONTINUARE A SCRIVERE E MANTENERE ATTIVO QUESTO SITO ?
 
Come potete notare dalla data dell'articolo precedente, ho smesso di scrivere da poco meno di 3 mesi. Non era mai successo e' sicuramente è stato troppo tempo.
Perciò sento il dovere di spiegare la ragione di questo lungo silenzio.
 
In effetti le ragioni sono più di una. E la prima dipende dal Covid, non perché mi abbia attaccato fisicamente grazie ai logici comportamenti protettivi sempre adottati , ma dallo stato d'animo che ha reso molti, me compreso, in uno stato d'animo di apatia che mi ha fatto perdere la voglia di fare e di vivere come facevamo tutti prima che la pandemia si abbattesse sul mondo intero.
La conseguenza è stata quella di continuare a pensare a cosa scrivere, ma di rimandare a dopo di giorno in giorno....
 
Però questa non è la ragione più importante. Mi sono reso conto che tutto ciò che si scrive, si dice e discute lungamente su tutti i media su questa lunga chiusura forzata, ha un impatto diretto non solo sui problemi che derivano direttamente dalla pandemia, ma anche più o meno direttamente - ma pesantemente - anche sull'attività economica, quindi su chi lavora (le donne più colpite) e sulle famiglie, sul pensiero e il decisionismo politico facendolo sbandare in più occasioni. Per non parlare delle chiusure delle scuole, delle attività culturali e della lampante continua diminuzione della cultura delle persone...e - dulcis in fundo -  l'aumento della povertà che tutti vediamo crescere intorno a noi.
Ma ci rendiamo anche conto che non pochi furbi ne hanno approfittato arricchendosi rubando a destra e a manca. Naturalmente  le nostre mafie (non più regionali ma nazionali) ne hanno approfittato con la loro ormai alta capacità imprenditoriale.
 
Infine non posso fare a meno di dirvi che l'argomento cui ho dedicato molti anni della mia vita di studioso e di modesto divulgatore alle persone che non ne conoscevano l'importanza, cioè i problemi ambientali, è ormai oggetto di multiforme propagazione e delucidazione attuata da scienziati, tecnici e giornalisti molto più preparati di me. Quindi sarà difficile per me scrivere sulla sezione "Zero Carbonio" del sito. Forse la soluzione sarà quello di dare notizie importanti non ancora divulgate, di origine scientifica, riportando gli scritti tal quali.
 
Concludendo, prometto a me stesso, quindi a voi lettori, che cercherò di scrivere possibilmente il massimo di articoletti che possano strapparvi un sorriso in questo periodo in cui siamo inzuppati da piogge di brutte e tristi notizie.
PS - come potete notare aprendolo, il sito è in via di ristrutturazione e manca l'introduzione 
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Di Gennaro Aprea (del 07/03/2021 @ 18:52:02, in F) Questa è l'Italia, cliccato 213 volte)

APPLAUSI AI FUNERALI UN RITO DA EVITARE


Qualche giorno fa è apparso su Repubblica una breve lettera che potete leggere qui di seguito. Ho scritto all'autore che ero d'accordo con lui al 100% e ho suggerito di farne un movimento di persone che la pensano come noi al 100%.

Non sono iscritto a Facebook e vivo benissimo senza, quindi mi affido solo a questo piccolo sito per diffondere l'idea e trovare persone che condividono in pieno il nostro punto di vista.

I lettori potrebbero suggerire ad amici di leggere questa lettera e chiedere loro di diffonderla. Grazie.

Ecco la lettera dell'autore Signor Covelli

Vincenzo Covelli vcovelli@libero.it 

 

L’usanza nel nostro paese di applaudire al termine dei riti funebri risale a pochi decenni fa in occasione dei funerali di Papa Paolo VI nel 1978. Da allora questa rumorosa esternazione dei propri sentimenti di partecipazione si è molto diffusa (unico paese europeo) e anche estesa alle celebrazione dei riti funebri civili laddove sarebbe più corretto esprimere la propria vicinanza al dolore di chi soffre per la perdita di un suo caro con un profondo e religioso silenzio. 

 

La penserò pure all’antica (non a caso sono nella lista degli over 80 per il Covid) per cui credo che il rispetto del silenzio assoluto del lutto faccia parte integrante di nostre antiche e non dimenticate tradizioni e credenze. 

A proposito di applausi fuori luogo visti spesso in TV, che ne pensate se suggeriamo ai vincitori di qualsiasi gara, sportiva e non, di non applaudire se stessi (nun c'azzecca! si dice a Napoli) ma solo ringraziare chi li applaude con le mani giunte davanti al petto ?

Attendo vostri commenti, grazie

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Di Gennaro Aprea (del 18/03/2021 @ 20:36:32, in F) Questa è l'Italia, cliccato 257 volte)
REAZIONI  DI  ALCUNI  AMICI  AGLI  "APPLAUSI AI FUNERALI"

Sono perfettamente convinta che un funerale non sia uno spettacolo ma un dolore privato da condividere con gli intimi concentrandosi in un doloroso silenzio
Marisa

Ci devo riflettere meglio perché ho visto persone reagire in modi completamente diversi ai drammi. Addirittura, ho visto un’amica ridere senza riuscire a smettere quando suo figlio si è rotto un braccio… Ognuno ha un suo modo di scaricare le emozioni, soprattutto se violente. C’è chi piange, ma c’è anche chi si “pietrifica”, tenendosi tutto dentro per chissà quanto tempo senza mai riuscire a elaborare il lutto, magari somatizzandolo in qualche parte del corpo o riducendo la sua capacità di socializzare. Non dico che mi piaccia, ma applaudire potrebbe anche voler dire a chi se ne sta andando: “Hai rappresentato molto per me, ti ho apprezzato e amato, e con questo gesto ti do un saluto che non vuole essere un addio estremo, ma un arrivederci, come quando un attore esce di scena però ti rimane sempre nel cuore”. Potrebbe indicare un ammettere (cosa in cui personalmente credo) che la vita non si esaurisca con l’evento che chiamiamo morte.Forse, in questo mio commento, entra la trepidazione che mi causa la situazione in Myanmar, dove la gente, nonostante la repressione sempre più violenta, continua a manifestare rumorosamente battendo su pentole e campanacci… Il che, e qui faccio un volo pindarico, mi rimanda al virus: noi cerchiamo di reprimerlo in tutti i modi che la nostra povera mente ci suggerisce, ma lui non conosce confini né passaporti e reagisce mutando continuamente… La Vita, per me, è molto più misteriosa di quanto non sappia ammettere la nostra scienza. Così come, tornando agli applausi ai funerali, l’animo umano è assai più misterioso di quanto vogliamo ammettere per cui, almeno al momento, non mi sento di giudicare. Ti ringrazio comunque per la condivisione e ti abbraccio.
Gabriella

Caro Gennaro ciao, condivido al 100%. Se ti ricordi  al funerale di Evelina, prima di leggere la poesia "la morte non esiste " di Paul Claudel avevo chiesto, a chi era in chiesa, per cortesia, di non applaudire al termine della funzione. È  una cosa che non sopporto e mi infastidisce tantissimo.
Maria Luisa

Caro Gennaro, dopo circa 40 anni che ci conosciamo e in cui abbiamo quasi sempre condiviso idee e opinioni, finalmente ho trovato un argomento su cui non siamo d'accordo. Mi riferisco all'abitudine di applaudire al momento dei funerali. La prima volta che mi capito' di assistere a questa scena fu in occasione dei funerali di Antonio De Curtis (l'indimenticabile Toto') nel lontano 1967. Sul momento pensai che questo insolito tributo fosse dovuto all'illustre deceduto in quanto uomo di teatro e di cinema. Poi vidi che la cosa ripeteva spesso anche in occasione della dipartita di altre persone pubbliche che, andandosene, lasciavano comunque un buon ricordo. Più' che un contrito e triste silenzio, penso che un applauso sia un riconoscimento più adeguato e affettuoso per una persona 'per bene' che se ne va. Comunque io ho lasciato precise istruzioni, anche se non sono una persona del tutto 'per bene', di applaudire ai miei funerali e a chi non lo farà verro' di notte a tirare
i piedi. Ciao,
Giorgio.

E la mia risposta:

Caro Giorgio,
siamo in disaccordo solo a metà, almeno così mi sembra. E rispetto i tuoi desiderata
Infatti non ho nulla in contrario ad applaudire al funerale di Totò, così come al tuo (non credo proprio di farcela....). Invece non mi piacciono gli applausi a cani e porci. E' necessario dunque fare una scelta. Anche perché vedo applausi anche ai funerali di mafiosi e simili..
Nelle mie DAT non ho chiesto applausi per me ma solo musica allegra napoletana e jazz.

L'applauso è un "segno spontaneo di lode ed incoraggiamento" che poco si addice ad un funerale.
Il silenzio, invece, è la porta per il raccoglimento nei confronti di chi non c'è più, un epitaffio intimo di parole mute che ascolta solo chi ci lascia!

Ignazio

Di questi tempi parlare di un argomento così...."piccolo" senza voler offendere nessuno, mi sembra una perdita di tempo.- "Lui" il morto non sente (almeno... nessuno è mai venuto indietro a dirci se hanno sentito o meno l'applauso!) ma i suoi parenti o amici o chiunque gli abbia voluto bene, credo  siano lieti di sentire un applauso indirizzato al loro caro visto che con l'applauso si rende omaggio a qualcosa di buono che "Lui"  in vita aveva sicuramente fatto.
Naturalmente anche qui esistono i distinguo! Pensiamo ad esempio ai funerali di qualche Boss in cui l'applauso,almeno per le persone in regola con la legge, non è o sarebbe certo ben accetto.

Lino

Gennaro,
sono andato sul tuo blog è ho letto. Condivido tutto, ma non mi faccio
promotore della catena  che suggerisci...per mancanza credimi di tempo e per
priorità diverse nelle quali sono dentro.
Grazie comunque per la condivisione!

Achille
 
Ciao Gennaro,
anche a me gli applausi ai funerali non piacciono. Trovo il silenzio più consono.
Addirittura mi hanno infastidito al funerale di mio padre da parte di suoi ex studenti allora  trenta- quarantenni.
Penso che rappresentino una perdita di civiltà.
Ciao, un abbraccio

Silvia

Ciao Gennaro, condivido il tuo parere: non sopporto l'applauso se non davanti ad un palcoscenico, .anche durante i funerali di attori, di persone famose. Il silenzio è  un un' applauso meraviglioso ....se penso poi alle trasmissioni televisive con finti applausi ....
Isabella


Come potete notare, non tutti condividono l'assenza di applausi ai funerali.
Questi sono una parte delle risposte ai miei inviti ad esprimere il proprio pensiero.
Alcuni sono stringatissimi e concordano senza discussione. Altri meno.

Fra le varie amiche che conosco da molti anni, ho voluto inserire questo lungo discorso di  Gabriella, un'ottima scrittrice e filosofa, creatrice di importanti avvenimenti culturali.

Poi c'è Giorgio, napoletano come me e più giovane di me di 7 anni, sempre ricco di divertente umorismo. Vive in Inghilterra da più di 30 anni.

In conclusione la maggioranza sembra d'accordo con il Signor Novelli e me.
Se ci saranno altre risposte particolari le aggiungerò; ma credo che nonostante il "campione statistico" sia basso, la maggioranza  preferirebbe silenzio e/o altre manifestazioni affetto nei confronti di chi è mancato al nostro affetto o ammirazione.


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