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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 14/01/2012 @ 12:27:44, in F) Questa è l'Italia, cliccato 901 volte)
SONO RAZZISTA NEI CONFRONTI DEGLI IMBECILLI

 
Questo articolo è stato da me scritto pochi giorni dopo la fine delle feste a cavallo fra il 2011 e l’anno nuovo. L’ho inserito nel blog come faccio di solito ma, stranamente, è sparito….i misteri dei PC ! Lo riscrivo di nuovo più o meno uguale perché penso sia sempre valido: eccolo.
 
Lo confesso, sono razzista verso gli imbecilli, idioti, cretini, mentecatti, ecc.
È qualche anno che questo mio atteggiamento sta montando; spesso mi è capitato di dire ad amici e conoscenti, mentre si parlava di atteggiamenti e comportamenti ormai consolidati di molti italiani, che quando ero giovane la maggioranza degli italiani erano intelligenti e pronti, mentre ora la percentuale si è invertita e una buona maggioranza è costituita da imbecilli oppure furbi che fanno soprattutto i loro interessi, a tutti i livelli.
Il primo esempio è il messaggio e-mail che ho ricevuto l’8 gennaio e che ho inserito qui con il classico copia e incolla.
 
Questi i dati inseriti nel modulo presente alla pagina http://www.gennaro-aprea.it/contatti.asp da utente con indirizzo IP 79.16.13.168  browser e sistema operativo Opera/9.80 (Windows NT 5.1; U; it) Presto/2.10.229 Version/11.60

nome = nn
cognome = bb
tel = bbbb
email = nnnn
provenienza = bbb
messaggio = controllare per bene la parola  GENTILE ,,,,assai equivoca!
 
Miei commenti:
-          se si tratta di uno scherzo, fa’ meno ridere del classico “scherzo da prete” per cui ci si gratta sotto le ascelle per farsi venire il solletico e ridere….senza successo
-          non so quanto tempo il signor nn bb ci abbia messo a scrivere e a nascondersi, comunque denota una idiozia notevole come campione di perdita di tempo
-          è un vigliacchetto: se avesse voluto criticarmi per qualche possibilissima ragione poteva ben farlo….ma forse non conosce il significato della parola critica che spesso è utile perché costruttiva.
-          francamente non capisco a cosa si riferisce la menzione di “parola GENTILE equivoca”; forse sono scemo io e con tasso limitato di intelligenza.
 
Detto questo, passiamo a qualcosa di più sostanzioso riguardante l’imbecillità e la furbizia che sono cresciute negli anni
I fuochi per festeggiare il Capodanno hanno provocato questa volta 2 o 3 morti e centinaia di feriti, nonostante alcuni Sindaci li avessero proibiti (ma i furbi li fanno in barba a tutto perché sanno che in Italia si fanno le leggi e i regolamenti e nessuno li fa’ rispettare, oppure li si creano solo per pulirsi la coscienza).
Da giovane ho vissuto sia a Napoli che a Roma, dove i fuochi sono da sempre una cosa importante per le varie feste (a Roma a Capodanno si buttavano dalle finestre i piatti ed altre stoviglie scheggiati, subito dopo aver stappato la bottiglia di spumante; ora non più perché le strade sono piene di auto parcheggiate e consideriamo spesso la nostra auto più importante della fidanzata o della moglie). I fuochi d’artificio erano preparati da artigiani che erano artisti. A Napoli si andava verso le colline del Vomero e di Posillipo oppure sul lungomare di Via Caracciolo, perché i fuochi (Capodanno, Piedigrotta, San Gennaro) erano lanciati da barche nel golfo per più di un’ora. I “fuochisti” facevano a gara ad essere più bravi degli altri e deliziavano noi bambini e i grandi.
Ho detto “si andava” perché non c’era alcun pericolo di farsi male camminando per le strade, né per fuochi proibiti (Pallone di Maradona ed altre cose simili, sconosciuti) proiettili vaganti, tanto meno). Gli animali di casa non erano terrorizzati (5000 morti quest’anno) né uccisi volutamente lanciandogli i “botti” o addirittura sparandogli.
A Roma si doveva stare attenti solo ai cocci e si era costretti a fare lo slalom per evitarli dopo la festa, ma si andava sul piazzale del Pincio o al Gianicolo o a Monte Mario dove c’erano gli stessi bellissimi spettacoli.
Oggi la gente si comporta come sappiamo in tutta Italia (molto meno al Nord) e gli spettacoli artistici sono rari. La gente rischia di perdere occhi, dita o la nano intera, visi sfregiati o altro per tutta la vita.
Francamente non capisco gi italiani…a meno che l’imbecillità maggioritaria sia reale.
E allora mi perdonate un po’ se sono diventato razzista?
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Di Gennaro Aprea (del 27/01/2012 @ 11:55:01, in F) Questa è l'Italia, cliccato 789 volte)
IMBECILLI 2
 
 
Dopo il mio sfogo di qualche giorno fa a proposito dell’imbecillità umana, voglio raccontarvene un’altra.
Tranquillizzatevi, non mi riferisco al Costa Concordia: ne hanno parlato e straparlato troppe persone su tutti i media possibili, quindi veniamo al punto, molto meno importante della tragedia del Giglio, dove il tasso di cretineria ha raggiunto vette impensabili.
Qualche giorno fa mia moglie ed io siamo andati a teatro a vedere un dramma di Ibsen che nessuno di noi due conosceva, “Casa di bambola”. Ci aspettavamo qualcosa di molto serio, noioso e “vecchio”, come molti pensano quando si tratta di questo drammaturgo norvegese che è stato uno dei primi scrittori che ha affrontato le contraddizioni della società borghese dell’800. Invece, anche grazie a una splendida interpretazione della compagnia Arcobaleno Teatro di Varese e all’altrettanto ottima scenografia, luci, musica, ecc., il dramma ci ha affascinato ed abbiamo trovato il testo attualissimo, nonostante sia stato scritto nel 1879.
Però, però…… il tutto è stato pesantemente disturbato da alcuni imbecilli, almeno quattro o cinque, i quali avevano lasciato acceso il loro cellulare e l’hanno lasciato suonare a lungo più volte; un paio hanno anche risposto alla chiamata….
Che dire, oltre che rimanere costernati e scandalizzati da come l’intelligenza degli italiani, in questo caso lombardi, sia diminuita? E secondo me non si tratta solo di maleducazione: lo potrebbe essere solo se si fosse trattato di una sola persona e per una sola volta.
Però c’è qualcuno che ha reagito, oltre alle numerose inascoltate proteste degli spettatori: è stato il personaggio principale del dramma il quale, stufo di questo andazzo senza fine, ha fatto qualche passo avanti sul palcoscenico verso la platea e, con lo stesso tono con il quale stava recitando nella scena in cui discuteva con la moglie, ma a voce molto più alta, ha detto: “…ma volete spegnere questo cazzo di telefono?....” Bravissimo!
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TIR: È NECESSARiO CONOSCERE BENE DI CHI È LA COLPA
 
 
Spero che la Magistratura riuscirà fare giustizia.
Mercoledì ho sentito, come tutti noi, alla radio e in TV, la notizia che un autista di TIR manifestante era stato ucciso da una autista di TIR tedesca. Ho anche letto l’articolo su La Repubblica che riporto per la parte che ci interessa
Un manifestante morto ad Asti, alcuni feriti ai presidi, 11 denunce a Napoli e un arresto a Nola tra gli autotrasportatori. E poi stabilimenti fermi, carburante esaurito, supermercati vuoti, traffico ancora rallentato in alcuni snodi strategici della viabilità.
Il ministro dell'Interno che annuncia ordinanze urgenti dei prefetti per sciogliere i blocchi, i camionisti di Trasportounito che non mollano. Il racconto del secondo giorno di protesta dei bisonti della strada comincia presto, alle 5 di ieri mattina, sulla statale 10 nei pressi del casello avvolto dalla nebbia di Asti Ovest, dove erano parcheggiati decine di camion.
Era ancora buio quando Massimo Crepaldi, un autotrasportatore astigiano di 46 anni, è stato travolto da un tir Man Tgx guidato da una camionista tedesca di Schornodorf, Karin Jiutta Weckerle, 53 anni, fermata con l'accusa di omicidio colposo.
Sembra che la donna abbia provato a forzare il blocco per entrare in autostrada mentre Crepaldi le indicava a gesti un luogo dove parcheggiare, colpendo con i pugni la carrozzeria dell'autoarticolato. Mossa che potrebbe avere spaventato la camionista inducendola ad accelerare. In quel momento però, Crepaldi è stato agganciato, finendo sotto le ruote del camion. È morto sul colpo.
«È stato un incidente - ha detto al magistrato la Weckerle in lacrime- non ho visto quell'uomo che si muoveva a fianco del mio camion». L'alcol test è risultato negativo. Alcuni colleghi sostengono che avesse provato a forzare il blocco qualche chilometro prima, a Villanova, «rischiando di mettere sotto due persone».
Ma su Internet girano video che documentano le ben poco ortodosse "tecniche di convincimento" messe in atto dai manifestanti, per indurre i colleghi a fermarsi ai presidi.
La seconda giornata di sciopero selvaggio dei tir è proseguita….
Nei vari telegiornali e giornali radio dello stesso giorno e di ieri non si è approfondito l’argomento, ma la notizia ha solo riportato brevemente che una camionista tedesca aveva ucciso un collega italiano. Non ho avuto la possibilità di leggere altri quotidiani, quindi non so se qualcuno abbia scritto o detto ciò che ho appreso da un amico, sulla cui serietà e obiettività non ho alcun dubbio. Si occupa di trasporti su gomma nel senso che noleggia TIR, quindi è in stretto contatto con questo ambiente.
Mi ha riferito che le cose sono andate così. Il camionista manifestante ha cercato di fermare il TIR mettendosi davanti al mezzo, che ha ovviamente rallentato fin quasi a fermarsi; poi è saltato sul predellino cercando di aprire la porta della cabina; l’autista tedesca aveva con se un cane che ha abbaiato fortissimo avventandosi contro il vetro; nel frattempo la tedesca aveva ripreso ad avanzare lentamente girando il volante per evitare altri camionisti; il manifestante si è messo paura del cane ed è sceso cadendo malamente in terra, cosa che la conducente non ha visto; purtroppo si è trovato sotto le ruote ed è rimasto schiacciato. Il tutto si è svolto in un secondo.
Se ciò risulterà vero, ritengo che la tedesca non possa essere accusata di omicidio colposo. Speriamo che dei testimoni onesti presenti alla scena possano chiarire interamente come si è svolta la tragedia.
Se le cose si sono svolte così, non si può rovinare la vita di una persona innocente
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