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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 10/08/2011 @ 18:05:19, in M) Satira e Umorismo, cliccato 823 volte)
UNA PICCOLA MANO IN PIÚ AL REPERIMENTO DI “CONTANTE” PER SALVARE L’ITALIA DAL FALLIMENTO.
 
Oggi va di moda il “commissariamento”. Molti politici se ne lamentano, Berlusocni dice che non può accettarlo dalla Banca Centrale Europea, Tremonti mugugna ma in fondo borbotta che va bene così. Certo è che tutti (anche all’estero) si stanno dando da fare per salvare l’Italia dal fallimento (default) perché altrimenti crollerebbe l’Euro e con lui l’Unione Europea.
Sembra di stare alla vigilia del crollo della “torre di Babele”: tutti parlano lingue diverse. C’è chi dice che occorre tassare il “patrimonio” ma non si mettono d’accordo su cosa sia questo patrimonio, gli introiti dagli investimenti finanziari al 20%, si ma escluso i BOT e dintorni; Berlusconi dice no, Bersani e Bossi si. Poi ci sono le pensioni di anzianità, di reversibilità, delle donne nel settore privato, ecc. ecc.. Ma non vi voglio tediare più di quanto già fanno i media.
Oggi pomeriggio ci sarà un secondo incontro con le “parti sociali” e l’esposizione del “nuovo programma” domani in Parlamento, così forse, ripeto forse, capiremo qualcosa su cosa intendono fare…..mamma mia che paura!
Io, nel mio piccolo ho un suggerimento che potrebbe dare una piccola mano al fabbisogno finanziario del Paese. Forse Tremonti ci ha già pensato ma non lo vuole dire apertamente ora perché non sa se potrebbe funzionare per ottenere qualche miliardo in più….io invece   sono quasi certo di si!
Si tratta questa volta di sanzionare gli automobilisti incivili sulle autostrade, per carità, non sull’eccesso di velocità perché la burocrazia rende difficile l’ottenimento dell’ammenda; si tratta invece della regola prevista dall’Art. 143 del Codice della Strada in vigore, Comma 5 che recita:
5. Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso”.
Dal mese di marzo ad oggi ho avuto occasione di percorrere alcune autostrade del Nord, Centro e Sud Italia per un totale di circa 4500 chilometri. Ebbene il 95% dei veicoli (io faccio parte del 5%) non rispettano questa regola (che oltretutto rallenta il traffico e intasa le corsie di sorpasso se sono due). L’art. 143 prevede un’ammenda da 39 a 159 Euro e la diminuzione di 4 punti sulla patente.
In questo stesso periodo ho visto qualche auto della Polizia della Strada ma non una sola che abbia fermato una sola di questo 95% di veicoli per comminare la giusta ammenda.
Capisco che non ci sono soldi per la benzina delle auto nella nostra Polizia, ma il nostro Ministro delle Finanze ha a disposizione molti computer e collaboratori (la grande maggioranza onesti) e potrebbe far calcolare quanto costa un viaggio di un’auto della Polstrada, per esempio da Milano a Napoli o a Reggio Calabria, o da Torino a Trieste, o da Bologna a Bari, per stabilire quante ammende si potrebbero far pagare a questo 95% e quindi coprire la spesa di per esempio 20 auto nelle quali vi sono due Agenti della Polstrada. I due si darebbero il cambio alla guida per un certo numero di ore e sarebbero rilevati da un’altra coppia ogni “tot” chilometri che gli dà il cambio. Uno dei due guida mettendosi dietro le auto della/e corsia/e di sorpasso, l’altro filma le targhe per qualche secondo. La sera passano il film ad altri Agenti che emettono le sanzioni.
Sono certo che alla fine nel giro di qualche mese di questo stesso anno 2011 le casse dello Stato potrebbero essere impinguate da qualche miliardo di Euro, al netto dei costi come da calcolo suggerito..
Chi ha familiarità con Tremonti o con un suo collaboratore responsabile, gli passi questo articolo che è molto serio……
 
Oppure alla fine ci ridiamo sopra, tanto per rilassarci dalle pessime notizie che ci bombardano ogni giorno dalle Borse mondiali, dalla pletora di programmi del governo che si accavallano e ci fanno saltare i nervi, per stare a bada di tutte le mani che i nostri politici vogliono mettere nelle nostre tasche….Vi prego di apprezzare comunque il mio sforzo per salvare la Patria dal fallimento.
 
PS – negli Stati Uniti sulle autostrade a due o più corsie per senso di marcia (ce ne sono anche a 5-6 corsie) il sorpasso a destra è permesso soprattutto perché le velocità ammesse sono molto basse e gli automobilisti americani sono molto più civili di noi
 
PS 2 - Oggi 11 agosto le notizie sono che Tremonti ha parlato con le parti sociali ma non ha dato molte precisazioni su ciò che è stato deciso di fare perché.....si deve stabilire "il programma". Che numero ha il nuovo programma o piano che sia? Ho perso il conto dei programmi di queste ultime settimane!
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Di Gennaro Aprea (del 20/08/2011 @ 10:17:57, in L) Zero-carbonio, cliccato 925 volte)
ENERGIE RINNOVABILI SOTTOSTIMATE
 
L’altro ieri ho ascoltato la trasmissione di RADIO 3 “Prima Pagina” durante la quale i giornalisti o gli esperti di vari settori che scrivono sui giornali si alternano settimanalmente e leggono le notizie più importanti dei quotidiani del giorno, per poi rispondere agli ascoltatori che telefonano per porre domande o fare commenti; il tutto dalle 7.15 alle 8.35 della mattina.
Questa settimana è di turno un editorialista del “Quotidiano Nazionale”, Andrea Cangini di cui ho apprezzato la sua cultura politica e sociale, nonché una discreta obiettività nei commenti, cosa non facile a trovarsi in molti giornalisti. Tuttavia, rispondendo alla domande di un’ascoltatrice sulle energie rinnovabili, ha detto più o meno:
-          che le energie rinnovabili non potranno mai sostituire le energie fossili (carbone, petrolio e gas) decisamente inquinanti
-          che l’energia nucleare, la quale non inquina, risponderà alle nostre esigenze energetiche; che, nonostante Fukushima, non è pericolosa e che si può gestire senza problemi per la nostra salute.
Il mio primo commento in disaccordo con lui si riferisce alla seconda affermazione, cioè il nucleare:
a)     vero che non produce inquinanti come quelli delle energie fossili
b)     vero però anche che produce radioattività per cui dovunque vi sono centrali nucleari, nel raggio di 10 km questa radioattività provoca leucemie e rende radioattive le acque di raffreddamento che sono versate nei fiumi o nel mare. Molte prove sono state fatte nelle aree di numerose centrali nucleari francesi: queste hanno confermato che le leucemie in quella zona sono aumentate di percentuali molto significative rispetto alla media nazionale
c)      non ha menzionato il problema delle scorie per cui finora non sono state trovate soluzioni in nessuna parte del mondo
d)     è stato accertato che i costi per ridurre gli inconvenienti di cui al punto b), cosa possibile, fa’ aumentare il costo di costruzione e di produzione dell’energia elettrica prodotta col nucleare
e)     il costo per mettere in sicurezza una centrale nucleare dismessa, ricoprendola con un cupola che elimina la fuoriuscita di radioattività – per non parlare delle scorie che la emanano per migliaia di anni – è superiore a quello della costruzione di una nuova centrale, cosa che elimina la convenienza economica a costruirne di nuove e se vogliamo che le generazioni future non siano contaminate ed i paesaggi pieni di vecchie centrali coperte con i necessari “duomi”
f)        che, essendo decisamente deleteria la radioattività, non si è mai certi che l’errore umano possa accadere ancora, seppur non frequentemente, con i risultati che abbiamo visto nel passato
Passiamo ora alla prima affermazione che è tuttora in auge, proprio grazie ai media e ai “portatori di interessi” (le cosiddette lobby) che promuovono le energie inquinanti e pericolose minimizzandone i danni. Questa è una convinzione della maggior parte delle persone, anche di quelle con cultura elevata. La convinzione, ripeto, è che le rinnovabili e le alternative non potranno mai sostituire le energie utilizzate finora.
Si potrebbero scrivere volumi su questo argomento, ma vi do solo 4 esempi significativi che smentiscono questa convinzione (che ormai è divenuta una credenza da millantatori):
1)     già da alcuni anni un noto economista statunitense, Jeremy Rifkin, fondatore e presidente della “Foundation on Economic Trends” ha posto all’attenzione mondiale (è consulente di alcuni governi nel mondo) il suo progetto per la “Terza Rivoluzione Industriale” la quale (in breve) prevede che, utilizzando l’energia solare (fotovoltaico e solare a concentrazione) e scindendo mediante l’elettrolisi le molecole dell’acqua con l’elettricità ottenuta dal solare, si produce idrogeno, il migliore carburante a inquinamento zero: Il mondo potrebbe così fare a meno di tutte le fonti di energia utilizzate finora
2)     Il consorzio tedesco che ha raccolto imprese ed enti tedeschi, svedesi, danesi, norvegesi, olandesi, britannici, irlandesi, francesi, spagnoli e portoghesi ha iniziato la costruzione di numerosi campi eolici marini dal Mar Baltico e Mar del Nord fino alle coste atlantiche francesi ed iberiche; questi campi produrranno entro il 2040 energia elettrica corrispondente a quella di 40 grandi centrali nucleari. A questo sistema energetico si è aggiunto un’ulteriore progetto che istallerà centrali solari nei paesi dell’Africa settentrionale a partire dal Marocco, fino all’Egitto ed i paesi del vicino e medio Oriente, compreso la penisola arabica. Il tutto sarà collegato ai paesi europei del Mediterraneo e dell’Europa centrale (Vedi “Desertec” su Google).
3)     Da non dimenticare che la Germania, il Regno Unito, la Svizzera, l’Olanda e i paesi scandinavi, hanno deciso di abbandonare gradualmente le energie tradizionali, compreso la nucleare ad eccezione della Finlandia, e di affidarsi sempre più alle rinnovabili. E con loro seguono paesi importanti come il Giappone, l'India e persino la Cina. Gli USA invece stanno facendo marcia indietro rispetto alle promesse iniziali del Presidente.
4)     Nel marzo 2011 i professori Mark A. Delucchi de l’University of California (Davis) e Mark  Z. Jacobson de l’University of Stanford (California) hanno pubblicato[1]  un loro esaustivo progetto che dimostra l’effettiva fattibilità di provvedere tutta l’energia necessaria nel mondo intero (elettricità, trasporti, riscaldamento e rinfrescamento) dal vento, acqua (correnti, onde, maree, idroelettrico), solare e geotermia. Questo progetto può essere realizzato nell’arco di 20 anni sostituendo man mano le energie tradizionali attualmente utilizzate. Qualche numero delle loro stime:
-          3,5 milioni di turbine eoliche da 5 MW ciascuna
-          49.000 impianti di solare a concentrazione da 300 MW ciascuno
-          40.000 impianti di solare fotovoltaico da 300 MW ciascuno
-          1,7 milioni di sistemi fotovoltaici sui tetti da 3 kW ciascuno
-          5.350 impianti geotermici da 100 MW ciascuno
-          270 nuove centrali idroelettriche da 1300 MW ciascuna
-          720.000 impianti di sfruttamento delle onde da 0,75 MW
-          490.000 turbine mosse dalle maree da 1 MW ciascuna possono produrre elettricità e idrogeno per ogni necessità
 
I costi dell’elettricità prodotta dall’eolico sono oggi già inferiori a quella prodotta nelle centrali che utilizzano l’olio combustibile, il carbone (con i necessari investimenti per ridurre l’alto inquinamento) ed il gas. Non è così per il solare dove però l’innovazione tecnologica (numerosa quella italiana) potrà divenire anch’essa concorrenziale fra pochissimi anni. Ovviamente l’abbandono delle energie tradizionali non potrà essere immediato però, oltre al vantaggio di salvaguardare l’ambiente naturale e la nostra salute, le decisioni di politica economica e finanziaria produrrebbero anche nel breve-medio periodo un rilancio delle economie mondiali e dell’occupazione.
 
Io non so se Andrea Cangini fosse in buona fede – ma credo di si - quando esprimeva l suo pensiero. Però, prima di parlare, avrebbe dovuto informarsi o per lo meno chiarirsi le idee. È ancora in tempo, ma chissà se sarà interessato a farlo; probabilmente è una delle tante persone che parlano senza sapere molto di questo argomento; purtroppo la ragione principale è che i problemi energetici e le soluzioni per diminuire l’inquinamento ambientale, migliorare il clima che sta deteriorandosi velocemente, non sono in cima ai nostri pensieri come invece dovrebbe essere.


[1] Rivista mensile “Energy Policy” editore Elsevier (www.elsevier.com/copyright)
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Di Gennaro Aprea (del 08/09/2011 @ 12:50:21, in C) Commenti e varie, cliccato 979 volte)
ANCORA QUALCHE PENSIERO SEMISERIO SULL’ECONOMIA, IL SOCIALE, LA POLITICA, LA FINANZA
 
Durante il mese di agosto, ferie a parte, siamo stati tutti bombardati da programmi, piani, manovre, borse che impazzivano, mercati finanziari assurdi, dichiarazioni contrastanti dei ministri che ci governano, dai rimproveri dei tedeschi, spagnoli, francesi e dei componenti della Commissione Europea (un accenno di governo dell’UE) dalle società che buttano benzina sul fuoco della speculazione finanziaria come Standard & Poor’s, e compagni, dalle guerre che continuano, Libia, Sudan, Afganistan, ecc. e dalle rivoluzioni in atto ed “in pectore” (Siria e paesi vicini) con repressioni e morti, dalla situazone della Somalia; per non parlare della cronaca nera in Italia.
Questa situazione non aiuta ad essere sereni ed io non mi sono sentito di scrivere un solo rigo per il blog dal 10 agosto in poi.
Negli ultimi giorni però mi sono venuti degli spunti per un inizio di sorriso che poi si sono trasformati in risate ….cosa si può fare infatti se non ridere a 4 ganasce quando si perde il filo delle ripetute modifiche alle manovre e delle discussioni fra ministri, parlamentari di maggioranza e di opposizione, fra sindacati promotori e contrari agli scioperi, fra sindaci, fra governatori, per non parlare delle inchieste giudiziarie…
Allora prendo lo spunto da uno degli ultimi articoli, appunto quello del 10 agosto intitolato “una piccola mano per….”.. Nelle prime righe mettevo in evidenza la mia sfiducia nei confronti di chi ci governa da troppo tempo e la convinzione più volte sottolineata in passato della incompetenza elargita abbondantemente.
Devo mettermi la cenere sul capo ed ammettere di aver sbagliato su un argomento importante. In questi giorni apprendiamo che i nostri redditi, non quelli dei ricconi (chi guadagna 310.000 € l’anno pagherà un contributo di solidarietà di 300 € cioè 3% di 10000 che eccedono i 300000 !) ma dei lavoratori tutti, ceto medio e medio-alto compresi, i quali saranno falciati da maggiori tasse e imposte riversate dal governo agli enti locali, dai maggiori prezzi dei ticket (DGR IX/2073 del 28/7/2011)(1) e da qualità e quantità inferiori dei servizi sanitari, di trasporto ecc. Ci riviene quindi in mente la batosta ai nostri redditi derivante dal cambio di valuta da Lira a Euro nel 2002.
Ricordo perfettamente che accusai di incompetenza il governo Berlusconi allora in carica quando entrò in vigore l’Euro, il quale abolì le commissioni provinciali di controllo istituite dal precedente governo di Giuliano Amato; esse avevano il compito di sorvegliare e colpire gli speculatori sul passaggio (ricordate i prezzi di Lire 1000 trasformati in 1 Euro, cioè Lire 1936,27). Commissioni analoghe erano state istituite su suggerimento della Commissione Europea in tutti i paesi dell’UE e mantenute con risultati positivi dei loro controlli.
Ebbene – ripeto – mi sbagliavo: non era incompetenza. L’ottimo nostro Primo Ministro sciolse le Commissioni deliberatamente e con un unico fine: quello di facilitare tutte le attività imprenditoriali all’aumento dei ricavi delle loro attività di piccole e medie imprese industriali e commerciali, artigiani, professionisti, mantenendo il vero cambio per i salari che pagavano ai propri collaboratori, (per esempio uno stipendio di Lire 1300000/mese - non male nel 2000 – erano rimaste € 671,40/mese per lungo tempo mentre i prezzi aumentavano da un giorno all’altro). Il risultato per questi ultimi è stato una diminuzione consistente del potere di acquisto ed un aumento dei profitti e dei redditi dei professionisti, artigiani, imprenditori, ecc. nonché della loro evasione fiscale per pagare meno imposte.
Chi erano e sono questi signori? Quelli che avevano votato il secondo ed il terzo governo Berlusconi.
Ma ritengo che vi sia un’altra conseguenza negativa per l’economia ed i cittadini del nostro Paese (compresi i Padani). L’aumento dei vantaggi monetari nelle loro tasche ha fatto sì che “lor signori” si siano seduti, anzi sdraiati “sugli allori”, salvo portare una parte degli abbondanti Euro di profitto all’estero. Sedere sugli allori significa che non hanno fatto niente per migliorare le loro imprese, niente innovazione, niente ottimizzazioni dell’organizzazione, vendite, promozione, produzione, logistica, formazione del personale, ecc. finché, più o meno rapidamente, i costi interni sono aumentati, i profitti si sono assottigliati e si sono accorti di non essere più competitivi con altri paesi europei, non perché la produttività fosse peggiorata (l’Italia era già fra le ultime fra gli stati dell’UE) ma perché sedendosi sugli allori, era sprofondata. Per non parlare del confronto con la produttività negli USA, Cina, India, Brasile, Germania, ecc . Questi ultimi stati invece hanno fatto ciò che è insito nel mestiere di imprenditore e sono rimasti competitivi o addirittura hanno migliorato le loro organizzazioni ecc. incrementando la produttività aziendale. In Italia vi sono - purtroppo poche – eccezioni: sono piccole e medie aziende che hanno fatto il loro mestiere ed hanno una produttività all’altezza della situazione realizzando i successi eccezionali sui mercati italiano ed esteri
Cosa fare? Tutti abbiamo sentito che nella manovra non vi è alcun provvedimento per il miglioramento e lo sviluppo dell’economia, sollecitato dal nostro Presidente della Repubblica, da economisti, dalla Commissione Europea, BCE, quindi in questo caso la soluzione sarebbe quella di cambiare governo….però è difficile per le note ragioni, attaccamento alla “cadrega”, alla pensione/vitalizio dei parlamentari, ai “responsabili”, porre la fiducia impedendo una discussione con l’opposizione, ecc. In effetti per uno sviluppo economico vi sarebbero molte azioni da realizzare. Ripeto (2) solo un paio di esempi “ancora caldi”, e significativi: abbiamo avuto meno di due mesi fa dei referendum che hanno stabilito “no all’energia nucleare, no alle privatizzazioni dell’acqua”. Nelle manovre non sono mai apparsi dei provvedimenti che riguardano una politica energetica conseguente, specialmente – ma non solo – in favore delle energie rinnovabili (non parlo solo di solare ed eolico, ma anche per esempio di geotermia), e di leggi serie per il risparmio e la diminuzione degli sprechi energetici,  come hanno già fatto e stanno facendo gli altri paesi, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Svizzera (e numerosi altri che pensando seriamente alla chiusura delle centrali nucleari) i quali hanno da tempo numerose centrali nucleari funzionanti ed hanno deciso di chiuderle sostituendo le necessità energetiche con altre fonti di energia non inquinanti e non produttrici di gas serra. E una politica economica del genere creerebbe in Italia numerosi posti di lavoro, come è già avvenuto in altri paesi.
Sappiamo che in media il 40% circa dell’acqua distribuita negli acquedotti viene perduta  con punte di oltre il 60% in alcune zone. Avete sentito parlare Berlusconi, Tremonti, Sacconi, Brunetta ed altri, non dico della necessità di investire in questo settore, ma solo accennare a risolvere questo problema ?
Un amico, persona saggia, niente affatto estremista, molto serio e contenuto nei suoi comportamenti abituali, in un dopocena già annaffiato durante il pasto da ottimo vino, ha continuato a berlo, ad un certo punto, era quasi mezzanotte, un po’ brillo ma cosciente mi ha preso da parte e ha tirato fuori dai suoi intimi pensieri più o meno queste affermazioni: “questi sindacati ed i lavoratori italiani fanno schifo” – “dovrebbero comportarsi seriamente quando si fanno gli scioperi” – “guarda come si comportano i francesi, gli inglesi, i tedeschi ed altri europei: lo sciopero dura 10, 15, 20 giorni finché non ottengono ciò che vogliono, o quasi” – “se ci comportassimo così in Italia (si riferiva a quello del 6 settembre) e non andassimo a lavorare tutti per un così lungo tempo, non ci sarebbero più introiti delle imposte e accise sui carburanti, le fabbriche si fermerebbero, l’Europa  e tutti gli stati dell’UE ci commissarierebbero imponendoci di attaccare Palazzo Chigi durante un consiglio dei ministri, e schiaffare in galera Berlusconi, Tremonti, Sacconi e compagnia cantando” – ha detto infine che “le tre società che valutano la bontà degli stati e delle grandi società dovrebbero essere distrutte”.(ricordate la cantonata sulla ENRON americana?)
Essendo un po’ partito per la tangente queste cose me le ha ripetute per lo meno 4 volte.
Di fronte a questa raffica di affermazioni, un po’ confuso, ho tentato di rispondergli dicendo: “e chi ci mettiamo al loro posto?” mi ha fatto qualche nome ai quali avevo pensato anch’io lì per lì.
Indovinate chi sono!
 
Sono graditi commenti
 
(1)     ho fatto due giorni fa una visita medica di controllo e l’ammontare del ticket di gennaio 2011 di € 29.50 è aumentato di € 7.50
(2)     “Editoriale estivo” del 10 luglio scorso
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