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DIE GROSSE KOALITION
Di Gennaro Aprea (del 28/04/2013 @ 19:24:10, in C) Commenti e varie, cliccato 775 volte)
DIE GROSSE KOALITION
 
Finalmente abbiamo “die grosse Koaliton”. Tutti dicevano che in Italia non si sarebbe mai potuta fare perché la Germania è un caso particolare; invece il nostro bravo Heinrich Lättael c’è riuscito dopo un lavorio ai fianchi nei confronti di vecchi “marpioni”, giungendo con successo allo svecchiamento di un governo di cui l’Italia aveva urgente bisogno.
La differenza fondamentale rispetto alla famosa coalizione tedesca è che il “big boss” non è la nostra simpatica Angela Merkel della DC tedesca (pendente a destra) con i socialdemocratici a fare da rinforzo, mentre da noi il “gran capo” è del PD (pendente a sinistra) con il PDL più Scelta Civica (più verso il centro destra) a fare da rinforzo.
In altre parole si sono invertite le parti.
A parte gli scherzi, occorre prendere atto che il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri ha dimostrato di essere un gran negoziatore ed ha fatto abbassare la cresta a molti duri del PDL che pretendevano cose inaccettabili quali “conditio sine qua non” per dare l’appoggio al governo.
Naturalmente ciò è potuto accadere grazie al sostanziale aiuto dell’angelo custode “San Giorgio” che è riuscito anche direttamente a far abbassare i toni all’ex-ex Presidente (diavoletto) Cavalier Silvio.
Io sono uno di quelli che pensava: “mai con Berlusconi”, infatti personalmente avrei preferito una coalizione con il Movimento 5 stelle e SEL; ma qualche sbaglio del Segretario Bersani (che continuo a stimare e rispettare per il lavoro fatto onestamente e in piena chiarezza) e la testa dura (leggi anche irragionevolezza) dei “grillini” non ha permesso di formare un governo più tendente a sinistra, al quale molti dei più giovani del PD aspiravano.
“Inciucio”? senza ombra di dubbio si può rispondere affermativamente però, però:     fermatevi a pensate un momento cosa poteva succedere se l’Enrico non fosse riuscito nel suo tentativo. Non è pessimismo ma si tratta solo di avere i piedi per terra il ritenere che il Presidente Napolitano avrebbe rassegnato le dimissioni dopo aver sciolto le Camere e saremmo andati a nuove elezioni con le seguenti conseguenze:
1)     l’Italia sarebbe sprofondata in una situazione più grave di quella greca e spagnola messe insieme
2)     probabilmente il PDL avrebbe avuto la maggioranza
3)     altro….
 
Attendo vostri commenti, anche contrari, che mi spieghino quale altra soluzione era possibile/probabile.
 
Comunque vedremo se Enrico Letta riuscirà a fare subito (grosse Koalition permettendo) le serie riforme urgenti che nessuno dei governi precedenti ha fatto per decenni, dando le priorità necessarie che permetteranno all’economia italiana di fare molti primi passi positivi. Auguri Enrico!

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