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Ancora sulle tifoserie
Di Gennaro Aprea (del 23/11/2007 @ 10:31:20, in I) Sport e Calcio, cliccato 1195 volte)
Il Signor Luca De Marchis da Roma mi ha inviato il seguente messaggio che si riferisce al mio ultimo articolo sul calcio e che metto in rete con la mia risposta perché ritengo utile che i lettori del sito siano a conoscenza di queste realtà.
 
SALVE,VOLEVO FARE UNA PICCOLA ANNOTAZIONE SU UN ARTICOLO
RIGUARDANTE LO SPORT ANTICO SCRITTO DA LEI

 IL TIFO DA STADIO è NATO NEI CIRCHI E NEGLI ANFITEATRI DELL'ANTICA
ROMA,VISTO CHE IN GRECIA LO SPORT ERA VISTO COME UNA PRATICA NOBILE CON UN
ATMOSFERA SACRA ED INNOCENTE ED ERA MESSO IN RISALTO SOPRATTUTTO L'ARMONIA
ARTISTICA DEL GESTO ATLETICO.
IL TIFO COME VALVOLA DI SFOGO è NATO AL CIRCO MASSIMO E AL COLOSSEO DI
ROMA DOVE IL PUBBLICO ASSUMEVA MOLTA IMPORTANZA DAL MOMENTO CHE DECIDEVA IL
DESTINO DEI GLADIATORI, INFLUENZANDO LE SCELTE DELL'IMPERATORE.
> ABBIAMO TESTIMONIANZE DI SCONTRI TRA TIFOSERIE DI BIGHE E GLADIATORI CHE
CI VENGONO RIPORTATE DA POETI LATINI COME TACITO, SVETONIO E PROCOPIO:TIPO
LA RISSA NELL'ANFITEATRO DI POMPEI NEL 59 d.c. DURANTE UN COMBATTIMENTO TRA
GLADIATORI DI POMPEI E NOCERA,LE RISSE TRA LE VARIE FAZIONI DI BIGHE AL
CIRCO MASSIMO E A COSTANTINOPOLI.
LO SPORT è NATO IN GRECIA NELLA SUA PARTE PIù PURA E SANA...MA IL TIFO DA
STADIO COME VALVOLA DI SFOGO PER LE MASSE SIMILE A QUELLO DEGLI ODIERNI
ULTRAS LO ABBIAMO INVENTANO NOI ROMANI 2500 ANNI FA COL MOTTO "PANEM ET
CIRCENSES" CONIATO DA GIOVENALE.
L'ATMOSFERA DELLE ARENE ROMANE ERA COMPLETAMENTE DIVERSA DALL'ATMOSFERA
DEI GIOCHI OLIMPICI GRECI.
NON LO DICO IO; LO DICE LA STORIA...TUTTO QUESTO è CONFERMATO
ULTERIORMENTE ANCHE DA UN DOSSIER SULLA VIOLENZA NEGLI STADI DELL'ANTICA
ROMA FATTO DALLA RIVISTA L'AIRONE DI APRILE 2007.
A ROMA I GIOCHI ALLA GRECA NON ENTRARONO MAI NEL CUORE DEL POPOLO, DAL
MOMENTO CHE LA GENS ROMANA PREFERIVA MOLTO DI PIù I COMBATTIMENTI TRA
GLADIATORI E LE CORSE CON LE BIGHE E QUADRIGHE DOVE POTER SFOGARE GLI
ISTINTI VIOLENTI TIPICI DELLA CULTURA DI QUEL TEMPO,CONFERMANDO QUINDI LA
NASCITA DEGLI ULTRAS CON RELATIVI SCONTRI E TAFFERUGLI NELLE ARENE
DELL'ANTICA ROMA.
ROMA PATRIA DEL TIFO DA STADIO...STORIA NON MENTE!

CORDIALI SALUTI
LUCA DA ROMA
La ringrazio molto per la sua annotazione di cui ero già al corrente, come potrà vedere su uno dei miei articoli sul calcio di qualche tempo fa.
Restano comunque alcune realtà per me inconfutabili:

1) io mi sento molto greco perché considero gli sport qualcosa di puro per
il bene del corpo e dello spirito; d'altra parte le mie origini napoletane
confermano l'appartenenza alla "magna Grecia"; le dirò di più: il mio
cognome probabilmente ha origine a Creta dove era venerata una dea chiamata
Rea, da cui "ab Rea" che si è trasformato in "aprea"
2) il tifo da stadio nato nell'antica Roma si riferiva soprattutto ai
combattimenti fra gladiatori che non ritengo possano essere considerati
sport visto che avevano lo scopo finale di uccidere l'avversario, salvo
grazia del popolo e dell'imperatore. Per le corse delle bighe, passi il
giudizio su considerarle sport; in effetti sono un po' come le corse al
trotto odierne, ma comunque oggi gli spettatori delle corse al trotto,
tifosi di un cavallo e/o di un fantino (si chiama così solo quello del
galoppo?), non si azzuffano né sugli spalti né fuori dell'ippodromo
3) come avrà potuto constatare dai miei precedenti commenti sul calcio, io
considero che esso - almeno in Italia - abbia perso la caratteristica di
Sport dal momento in cui è divenuto una scuola di violenza, in campo, sugli
spalti e fuori; quindi faccio propaganda affinché le persone che amano gli
sport veri e senza violenza convincano se stessi e gli altri a dividere bene
il calcio dagli Sport, sia nel pensiero che nei resoconti dei media. Mi
rendo conto che è molto utopico ma non mollo. Per esempio, il rugby è un vero sport
nonostante l'apparente violenza.

Due annotazioni in più, forse utili.
a) Il giorno in cui è stato ucciso Gabriele Sandri da un poliziotto
impazzito i "tifosi" si sono arrabbiati perché le gare sportive non erano
state sospese, dando luogo ai ben noti episodi di violenza e di
vandalismo/terrorismo. In una partita di pallacanestro invece, mi sembra a
Milano, i tifosi di una squadra hanno ripiegato i manifesti e gli stendardi
e se ne sono andati silenziosamente dallo stadio senza divenire delinquenti
come i tifosi del calcio, ultras e non violenti accondiscendenti che
giustificano la violenza degli ultras.
b) Sono d'accordo su "panem et circenses", pratica comunque usata più che
altro nel periodo imperiale per tenere buono il popolo, e non in quello
repubblicano dove gli spettacoli sportivi e gli sport stessi praticati
avevano ancora probabilmente una aura etica; quindi dovremmo forse dire
inventati a Roma solo 2000 anni fa. Gli storici ed il poeta sono infatti
vissuti tutti ben avanti nel "dopo Cristo". Io ritengo che oggi il panem et
circenses sia ancora applicato, seppur in maniera diversa, dalla "classe
dirigente" di molti paesi nel mondo.

La saluto cordialmente

Gennaro Aprea
 
All’ultimo momento aggiungo un ultima considerazione.
Non mi risulta che le tifoserie dei seguenti sport siano o siano mai state violente, compresi quegli sport che già esistevano nell’antica Roma:
Lotta greco-romana, tutte le gare di atletica leggera, cominciando dalla famosa maratona, sci, canottaggio, rugby, concorsi ippici, nuoto, pallacanestro, palla a volo, ecc.