BUONE NOTIZIE SULLA BIRMANIA?
Ci risiamo!, come dice una pubblicità radiofonica che riguarda i pidocchi nelle scuole.
Ciò che avevo previsto nel mio ultimo articolo dell’altro ieri si è verificato puntualmente.
Stamattina è stato confermato che le notizie sulla Birmania sono passate nelle pagine interne; in altre parole non costituiscono più una cosa importante per i media italiani i cui giornalisti “devono” dare ogni giorno e sempre notizie nuove….e ciò che continua a succedere in Birmania non è più nuovo.
E invece si, la dittatura militare continua nelle repressioni: i monaci e le persone che hanno semplicemente assistito alle sfilate dei monaci, anche se non hanno applaudito, sono perseguite torturate sequestrate,.
Le Nazioni Unite stanno provando a fare qualcosa per influenzare i militari ma la mozione di “condanna” si è trasformata in un semplice rimprovero denominato "riprovazione"; le centinaia di morti sono rimasti solo 16 e di perseguitati non se ne parla. Tutto ciò per non far dispiacere alla Cina che ha auspicato l'interruzione della repressione ma che continua a proteggere i militari soprattutto per interessi economici.
Allora, vogliamo provare a fare qualcosa per mantenere le notizie sempre calde. Vi invito a farvi sentire e a rispondere alla mia proposta del 9 (ultimo capoverso dell’articolo “Buone Notizie”). E solo utopia?
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