Nel consueto gruppo di articoli de L'Espresso "Scenari culturali" in uno degli ultimi numeri (novembre 2021) ce n'è uno di Wlodek Goldkorn che faccio fatica a seguire.
L'inizio è: "Il racconto del passato è molto più interessante di quello sul futuro: più vivo e più pieno di storie".
Per cominciare il primo dubbio è: "più vivo e più pieno di storie" si riferisce a al racconto del passato o a quello sul futuro (dato che ci sono i :) ?
Riferendosi poi a un'affermazione dello scrittore bulgaro Georgi Gospodinov, si afferma che la nostalgia nasce dal passato, dalla storia che apprendiamo nella vita o che abbiamo vissuto personalmente, o anche da oggetti più o meno importanti che ci appartengono, insieme ad altri esterni molto importanti come statue o oggetti appartenuti a persone famose, ecc. per non averli ancora visti e ammirati in musei o case antiche.
In altre parole si afferma che la nostalgia non è solo nel passato anche se esso è più attraente.
Sono andato a vedere il mio vecchio dizionario dei sinonimi e contrari, dove la nostalgia si riferisce al passato, cioè "rimpianto", "desiderio" del ricordo; non è "attrazione" per il futuro. Quindi il dizionario non parla di nostalgia del futuro. E fin qui tutto bene... Oppure il mio dizionario è superato (1988) e devo comprarne uno nuovo?
Invece il nostro afferma: "Ma esiste la nostalgia del futuro? Cita Bauman che afferma che il futuro non esiste, è solo la nostra immaginazione, E continua con molti altri esempi citando anche l'Apocalisse: "Perché si parla della fine del mondo come la fine del Tempo e non dello spazio. E' solo la chiusura di un cerchio. Sono convinto che la fisica quantistica ci darà la prova che il Tempo è circolare".
Non vado oltre con il racconto però sinceramente ammetto che l'esperienza e gli studi durante i miei molti anni di vita non mi permettono di apprezzare questi ragionamenti. E che faccio fatica a seguirli.
Amico lettore, cosa ne pensi?