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COVID 19
Di Gennaro Aprea (del 03/08/2020 @ 17:02:48, in C) Commenti e varie, cliccato 268 volte)
COVID 19
 
Chi mi ha letto o mi legge qualche volta avrà certamente notato che i miei interventi-articoli si sono fatti sempre più rari, a partire da febbraio.
Le ragioni sono più di una ma la prima (non la più importante) è certamente il blocco (ove si può preferisco l'italiano alle troppe parole inglesi - lockdown in questo caso - che ci affliggono) derivante dalla pandemia che si è abbattuta sul mondo, dove l'Italia si è conquistata certamente un posto importante. Ciò mi ha reso involontariamente restio a parlarne, dato che tutti i media ci offrivano al 90% solo notizie sulla malattia, o ad essa legate, notizie che ci hanno reso tristi e impauriti.
Le restrizioni ci hanno fatto capire che forse si doveva dire anche qualcosa di meno preoccupante (ed io ho tentato di farlo 3 volte nella Sezione Satira e Umorismo, non so con quanto successo).
 
Però non ho potuto fare a meno di notare che, appena le circostanze sono divenute leggermente positive, i nostri decisori (che hanno difficoltà a decidere  spesso per incompetenza) hanno permesso un rallentamento dell'attenzione nonostante  i contagi continui. Troppa gente ha dimenticato e sottovalutato tutto con la conseguenza che la diminuzione di questi contagi si è arrestata.
I media, giornali, TV e stazioni radio principalmente, hanno smesso di evidenziare i numeri giornalmente come facevano all'inizio e si sentiva solo "lieve" diminuzione  o "lieve aumento" dei contagi. Poche notizie e numeri, solo di quando in quando, sui decessi e sui guariti o in terapia speciale. Ci siamo abituati a questa situazione considerandola positiva, cosa che non è affatto reale.
 
La realtà, secondo me, è invece che l'epidemia non è affatto vinta e nemmeno controllata come si sperava, anche se l'Italia è uno dei paesi in condizioni meno negative rispetto ad  altri dove l'incoscienza e l'impreparazione dei "decisori" è in assoluto  più che lampante.
Sicuramente ricordate che l'Italia per lungo tempo è stato il secondo Paese dopo la Cina per tutti i numeri. Ora non so più a quale livello siamo ma tutti costatiamo che il mondo è in orribili condizioni.
 
Giocare ai commenti sulle lievi diminuzioni o aumenti dei contagi, ecc. per riempire le cronache non serve.
 Io ritengo che tutti i Paesi, cominciando dall'Italia, dovrebbero far sì che potremmo dire che le cose vanno meglio solo se fissiamo e raggiungiamo lo scopo principale con  le seguenti statistiche in ordine di importanza:
1) contagi a zero per almeno 30 giorni di seguito
2) i morti che seguono a zero
3) i guariti in continuo ed inarrestabile aumento   
 
Se non si riuscirà ad arrivare a questi numeri, l'unica speranza per interrompere questo andazzo sarà il vaccino o i vaccini. La ragione è che ormai la maggioranza non ha capito o addirittura rifiuta di comportarsi semplicemente come necessario: sapete benissimo di cosa parlo.   
 
Se tutti noi cominciassimo a capire quanto sia negativo adagiarsi sui piccoli - ma inarrestabili - numeri, cominciando dai  giovani che si dimostrano incoscienti, allora potremmo sì far riprendere vigore all'economia e le soluzioni concrete per il lavoro con sicurezza, più la sanità, cioè senza le incertezze e le contraddizioni che i nostri decisori mostrano ogni giorno di più.
Temo che alla fine di questo mese di agosto vacanziero, i numeri saranno molto negativi, quindi sarà indispensabile tornare alle restrizioni dei mesi di blocco, con le conseguenze nefaste sull'economia ecc.
 
Rivoluzione?   SI, ma chi può cominciare,? e come? le Sardine? altri gruppi di volenterosi? la sinistra? la destra? Mah!
Comunque non vorrei che la Covid 19 divenisse 20 e poi 21...
 
Non la vedo facile. Provate a dire voi qualcosa di concreto: io sono tropo vecchio e superato.