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Cartelli stradali e velocitā limitata
Di Gennaro Aprea (del 15/05/2007 @ 11:45:31, in F) Questa č l'Italia, cliccato 8156 volte)
CARTELLI STRADALI
 
  
Questi miei articoli non hanno alcuna pretesa di fare la concorrenza a quanto scrivono molti ottimi editorialisti (alcuni un po’ meno bravi, altri che dovrebbero ritirarsi dalla professione) che leggiamo sui giornali o che raccontano molte storie in televisione o alla radio. Certe volte però mi viene la voglia di chiosare o commentare grazie ad alcune mie esperienze le quali possono aggiungere qualcosa di utile ai fini della completezza dell’argomento. Spesso mi occupo di cose piccole, anche futili, che i grandi giornalisti non trattano e, quando posso, cerco di farlo cercando di strappare un sorriso al lettore.
Oggi, di ritorno da un viaggio in auto che mi ha portato da Rodano nella zona del Chianti – state tranquilli non ho bevuto durante il viaggio – poi a Roma, a Napoli, ad Avellino, continuando per Benevento ed infine a Lucera vicino a Foggia, ho potuto notare ancora una volta lo spreco di denaro speso per la miriade di cartelli stradali lungo tutte le strade, soprattutto fuori delle autostrade. Spreco che porta a confondere il guidatore che, attento a non fare sbagli o contravvenire al codice della strada, non può fare a meno di leggerli tutti mentre guida. La conseguenza è che a volte è perfino distratto da questa pletora di cartelli stradali, per non parlare di quando ti danno indicazioni sbagliate o mancano proprio nel momento in cui ne hai bisogno. La conseguenza di quest’ultima situazione è che si può facilmente sbagliare strada.
Non sto a raccontarvi tutto ciò che ho visto durante questo lungo viaggio, ma non posso fare a meno di raccontarvi un esempio che è significativo della situazione che si ritrova un po’ dappertutto.
L’ultimo giorno del mio viaggio mi trovavo dunque a Lucera ed avevo un appuntamento alle 8 di mattina a San Severo una cittadina a 21 Km; alle 10 ero già di ritorno per un secondo appuntamento a Lucera poi verso le 11,30 ho dovuto riprendere la strada (provinciale) per San Severo e da lì, senza fermarmi e con vari giri inutili dovuti ad indicazioni errate in città, prendere finalmente l’autostrada adriatica per il ritorno verso Milano.
Nel giro di poco tempo ho quindi percorso quella strada 3 volte e mi sono rimasti in mente i cartelli stradali che abbondano e che a mio parere non servono a niente. Non li ho contati, ma credo che in 21 km non ve ne siano meno di 100, cioè in media uno ogni 210 metri.
La strada, salvo tre tornanti iniziali da Lucera che è su una collina, è praticamente tutta diritta. Quindi si potrebbe andare a 90 km/ora. Invece lungo tutto i percorso vi sono dei cartelli che limitano la velocità a 60 km. Le ragioni sono due: alcuni cartelli indicano dossi per 300 m, poi ancora dossi per 400 m poi ancora per 500 m e così di seguito fino al termine; altri indicano la presenza di acqua sulla strada in corrispondenza di alcuni avvallamenti che rendono il piano asfaltato un po’ meno sopraelevato rispetto al piano di campagna.
Ebbene la strada è quasi un biliardo, non vi sono dossi, non vi sono buche, solo qualche pezza di asfalto riparato. Acqua nella depressione? nemmeno la più piccola avvisaglia di umidità nei campi.
Un altro tipo di cartello frequente (ne ho contati sette in 21 km) è quello che vediamo spesso in giro per l’Italia, cioè “controllo elettronico della velocità”, che è una grossa bugia perché di controlli di questo tipo su quella strada non ce ne sono e non ve ne sono nemmeno sulle autostrade.
Confesso che non ho viaggiato a 60 all’ora; mi tenevo fra i 70 e i 90 mentre le auto anche di piccola cilindrata (la mia è di 3000 cc ed ha 230 cavalli di potenza) mi sorpassavano allegramente a velocità molto sostenuta.
Come mai questa situazione? Le mie ipotesi sono le seguenti:
1)     molti, molti anni fa vi erano dossi e buche, poi hanno asfaltato varie volte e la strada è adesso molto ben tenuta…ma i cartelli sono rimasti. Forse costa molto toglierli e rimetterli dove servono altrove?
2)     Idem per le eventuali presenze di acqua sull’asfalto
3)     Il cartello di controllo della velocità è stato messo quando all’inizio serviva come deterrente, ora tutti se ne fregano e guidano su quella strada a non meno 120 km/ora
Commento finale: lo spreco di denaro è evidente …..e io pago! come diceva Totò.
Mentre la Provincia di Foggia è ricca e mantiene cartelli inutili grazie ai contributi dei suoi cittadini.
 
A proposito, perché in Italia vi sono dei limiti di velocità assurdi, cioè 20 o 30 km/ora in presenza di lavori o 60 – 70 sulle autostrade quando per esempio le 3 corsie diventano 2 per lavori, ecc. ecc.?
Negli altri paesi europei i limiti di velocità in questi casi sono più che ragionevoli. Esempio classico sono le autostrade tedesche dove non vi è alcun limite di velocità come invece da noi e in Francia a 130 km/ora. Se vi sono dei lavori in corso mettono dei cartelli (che vengono tolti immediatamente al termine o negli orari di sospensione) che riducono a 110, 100, 90, 80, quest’ultima cifra proprio se la strada si restringe molto. Tutti si adeguano, dico tutti, perché se si sgarra si è controllati veramente e “mazziati” di multe elevatissime. ….dove sono i controlli sulle nostra strade e autostrade?
In questo mio viaggio ho percorso complessivamente 2080 km: ho incontrato solo una, dico una pattuglia di Carabinieri all’interno di un centro abitato! E ho guidato a tutte le ore!