QUALCHE INFORMAZIONE RECENTE : IL CAMBIO DI CASACCA
In questo periodo mi capita spesso di incontrare o riprendere contatto per le più varie ragioni con vecchi amici e conoscenti ; in alcuni casi anche dopo anni, cioè al tempo in cui ero attivo nel lavoro.
Dato che anni ne sono passati parecchi, tutti mi chiedono come sto e "cosa faccio di bello". Racconto che 12 anni fa ho iniziato a scrivere su un piccolo blog "Ciò che altri non dicono", facendo finta di essere un giornalista.
Continuando il racconto, mi diverto a dire che ho "cambiato casacca" come succede spesso a molti politici, credo più di 400 fra deputati e senatori nell'ultima legislatura.
Ma nel mio caso non si tratta di politica, ma di idee e convinzioni basate sulla realtà.
Ricordo a questi miei interlocutori rincontrati che mi sono occupato di energie fin dalla mia tesi di laurea sugli usi alternativi del GPL nel lontano 1956. Poi ho continuato a occuparmi di energie fino ai primi anni del nuovo secolo quando ho deciso di smettere di lavorare.
Ma oltre ai vari tipi di gas, carburanti e materie prime per la petrolchimica, ho aggiunto tutti i prodotti derivanti dal petrolio, seconda fonte di energia fossile, molto più inquinante. Per fortuna mai del carbone, la peggiore.
Il cambio di casacca riguarda quindi il passaggio (in un'occasione accidentale) ai problemi dell'ambiente, iniziato nei primi anni 70 del secolo scorso con un'accelerazione sempre più spinta fino a divenire un convinto dello "zero carbonio" con il progressivo e più rapido possibile utilizzo delle fonti di energia alternative e rinnovabili non inquinanti.
Ho studiato molto e continuo a farlo senza tregua pur non essendo un tecnico. (circa 20 ore la settimana di letture dal mondo sull'argomento e una 15na di convegni l'anno presso il Politecnico di Milano, l'Università Bocconi e altri istituzioni in Italia).
Nel periodo iniziale mi sono reso conto che le persone del settore ambientale (esperti, tecnici, scienziati, imprenditori che producono attrezzature per le energie pulite) parlano soprattutto ed in alcuni casi esclusivamente fra di loro. Ciò che si dicono non arriva alla gente comune che invece dovrebbe sapere bene comportandosi di conseguenza per evitare la continua distruzione dell'ambiente in cui viviamo: e ciò a livello mondiale.
Mi sono quindi prefisso, nel mio piccolo, di conoscere bene per poter parlare alla gente comune in maniera la più chiara e facile possibile con lo scopo di renderli consapevoli della situazione.
Ho realizzato alcune azioni appoggiandomi soprattutto, ma non solo, alla Casa della Cultura di Milano (http://www.casadellacultura.it/), istituzione di alta importanza, (la presentazione di un breve saggio a 4 mani, convegni, tavole rotonde, corsi di formazione, ecc.).
Infine proprio la Casa della Cultura a metà del 2016 ha editato un magazine on line "ViaBorgona3", bimestrale il quale ogni numero ha la caratteristica di contenere un unico argomento monotematico.
La direzione ha deciso che il focus del numero 3 fosse "Sostenibilità" ed aveva invitato a scrivere, fra i numerosi esperti, tre dei cinque componenti della tavola rotonda da me organizzata e moderata nel marzo 2016.
Avevo quindi chiesto se avessero previsto di ripetere l'argomento in un futuro non troppo lontano senza ricevere una risposta precisa.
Al che sono stato io a proporre di aggiungere in ogni numero una breve rubrica che l'ottima Direttrice responsabile ha accettato immediatamente; lei stessa le ha dato il nome "il filo verde" che si trova come ultimo articolo nell'indice.
Questi amici rincontrati mi hanno subito consigliato inserire questo mio raccontino sul mio piccolo blog.
Lo avete appena letto