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NON VENDETE PIU' LE ARMI
Di Gennaro Aprea (del 15/09/2016 @ 12:01:39, in D) Guerre, cliccato 784 volte)
NON VENDETE PIU' LE ARMI
Qualche giorno fa ho visto in un telegiornale, non volutamente di sfuggita, il resoconto di una manifestazione in favore della pace organizzata, se ben ricordo, da Don Ciotti. La meta del corteo era Assisi.
Tutto bene, però ho letto bene un cartello su cui era scritta la frase del titolo "NON VENDETE PIU' LE ARMI" Devo dire che questo incitamento/invito apparentemente positivo, è decisamente errato e fuori della realtà.
A chi è indirizzato? Ai produttori di armi? ai commercianti di armi? Ai fabbricanti italiani o a tutti quelli in Europa o nel mondo? ad altri? E dove? Oppure si vogliono riferire (senza specificarlo) alle armi vendute all'Arabia Saudita che stanno facendo una strage nello Yemen?
Ammesso che siano giuste queste ipotesi, è mai immaginabile interrompere le vendite in concreto? E come?
Per ambedue i destinatari italiani dell'invito significherebbe fermare la produzione oppure venderle ad acquirenti diversi o addirittura in un altro pianeta. Con quali conseguenze? Fate voi se avete i piedi per terra.
Invece una vera lotta alle guerre e alle stragi di persone che ne derivano potrebbe essere  quella di creare un movimento nel mondo per la riconversione dell'industria delle armi in industria e agricoltura di pace. Utopia? Nel lungo termine forse no se alle Nazioni Unite si formasse una maggioranza di paesi pronti a realizzare questa tendenza che dovrebbe venire dal basso, anche con rivoluzioni senza uso di armi.
Un esempio italiano ben conosciuto. La vecchia Piaggio creata nel XIX secolo (ha cambiato nome e proprietà varie volte) è passata 2 volte da industria di guerra (più che altro aeronautica) a quella di pace. La prima volta subito dopo la prima guerra mondiale e la seconda dopo la guerra del 1939-45 perché aveva ripreso a fabbricare aerei da guerra durante il fascismo. Ora si è stabilizzata sulle due ruote e le decine di milioni di  Vespa, Ape, moto e simili ne sono un esempio.
Meditate amici, meditate. Dobbiamo certamente fare di tutto per diminuire la produzione di armi che creano le guerre perché devono essere "consumate" e "vendute" per svuotare i magazzini. Vedi per esempio l'accordo per la recente tregua a termine in Siria iniziata lunedì 12 settembre, dove le parti in causa subito dopo l'accordo hanno continuato a bombardare pesantemente per giorni con molti morti e distruzioni fino a un'ora prima dell'inizio del "cessate il fuoco".