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ITALIA MARCIA
Di Gennaro Aprea (del 19/06/2015 @ 17:46:27, in F) Questa č l'Italia, cliccato 922 volte)
ITALIA MARCIA
Sono ormai passati quasi due mesi da quando non ho più scritto un rigo su questo blog.
Vi sono numerose ragioni di questo mio silenzio, ma la più importante è che i fatti che accadono ormai da tempo in Italia e nel mondo mi hanno profondamente toccato facendo cambiare il mio punto di vista, Questo cambiamento negativo, per me che sono stato sempre un ottimista, non è arrivato da un giorno all'altro: si tratta di un processo che è cresciuto negli ultimi due anni, a volte a tratti, a volte con ripensamenti in senso contrario.
Però negli ultimi tempi sento di essere sempre più sconcertato. Non è la prima volta che dico che l'Italia è marcia, anzi mi capitava di dirlo prima ancora dell'inizio di questo blog (2006) che affermo che il nostro Paese è marcio (scrivo Paese in maiuscolo perché mi è rimasto ancora un certo senso di rispetto per l'Italia). Ogni volta che mi capitava lo sentivano solo una o due persone che mi conoscevano bene, alle quali potevo esprimere il mio sdegno....e mi esprimevo come se fosse una battuta paradossale su cui farsi una risata (amara). Da qualche tempo questo concetto con questa parola li ho sentiti dire e scrivere da persone rispettabilissime, di solito in qualche - uno dei pochissimi seri -  talk show in TV, intendendo per rispettabilissime quelle profondamene diverse per esempio, da un Salvini o un Grillo qualsiasi.....ai quali potrei aggiungere numerosi politici di varie correnti.
Ero quindi arrivato alla conclusione che forse sarebbe stato meglio chiudere questo mio piccolo sito perché non c'era più niente da dire, salvo commentare amaramente ciò che ormai tutti i media ci propinano ogni giorno, cioè solo pessime notizie di persone di tutti i tipi ed ambienti che delinquono in tutti i campi possibili e inimmaginabili, soprattutto con la corruzione e l'evasione. Sta succedendo anche all'estero, per esempio alla FIFA: forse siamo noi i maestri? Insomma il mondo e diventato una babele di merda.
Quando ero giovane la maggior parte di noi aveva in mente un concetto semplice: vi sono da una parte le persone normali, cioè oneste e rette, che sono la maggioranza; dall'altra vi sono i delinquenti, ladri, assassini, imbroglioni ecc. che sono una minoranza. Oggi le parti si sono invertite in maniera incredibile. Personalmente ora penso che la  maggioranza sia il 95%.
Quante persone "normali" sono rimaste? Aiutatemi voi a "fare la conta" completa perché se la faccio io, ci metto meno di 5 minuti. So che ce ne sono ancora, compreso fra i politici, ma in questo momento sono decisamente pessimista.
In passato mi è anche capitato più volte di esprimere scherzosamente anche un altro concetto, devo confessare con un po' di prosopopea. Dicevo: "quando ero giovane la maggioranza degli italiani era formata da persone intelligenti; ora le parti sono invertite perché questa maggioranza è composta da imbecilli".
Mi sbagliavo: la maggioranza è oggi fatta di furbi che vogliono sembrare imbecilli o poco meno, ed il loro atteggiamento è voluto per poter apparire onesti e ingenui e mescolarsi con i veri onesti e non scoprirsi. La verità è che sono ladri, disonesti, per arricchirsi personalmente in nero senza lavorare e vivere da signori alla faccia di tutti, ma soprattutto alla faccia dei tanti che hanno perso il loro lavoro a causa della crisi mondiale (architettata da altrettanti mascalzoni) delle molte famiglie e dei singoli, in primis i pensionati anziani e più giovani, che sono aumentati spaventosamente di numero, ed infine di tutti quelli che hanno pagato sempre le tasse e le imposte, in alcuni casi anche ingiustamente.
E allora, cosa significa il titolo ed il concetto di questo piccolo blog "ciò che altri non dicono" fatto artigianalmente (e ormai superato da tecnologie e giochetti attrattivi)?                 Ormai, grazie ad alcuni giudici e forze dell'ordine, le cose che altri, salvo poche eccezioni, non avevano detto o mi era capitato di dirlo prima dei grandi media, sono ormai sulla bocca di tutti ed hanno provocato anche rivolte più o meno assurde. Così mi sono reso conto che mi era rimasto poco da dire e che le cose interessanti perché nuove o allegre, di cui valeva la pena di scrivere sono diventate rare.
Non voglio stancarvi oltre il sopportabile con questo editoriale, quindi la mia decisione dopo il lungo tempo dei ripensamenti, è stata quella di continuare a scrivere qualcosa che presumo sarà principalmente sulla Sezione "Questa è l'Italia" dove in passato avete letto critiche e cose divertenti (non so se queste ultime saranno frequenti), cercando sempre di non ripetere cose che tutti sanno.
Continuerò invece a scrivere sempre di più di più sulla Sezione "Zero Carbonio" perché i problemi ambientali sono diventati via via più importanti e poche persone sono al corrente della situazione reale e degli sviluppi, alcune volte anche positivi, quelli italiani e del mondo.