MOSCHEE A MILANO
E’ da tempo che si sta discutendo se far costruire 3 moschee a Milano. E finora la decisione non è stata ancora presa perché i politici di maggioranza della Regione (Lega Nord e destra) insieme a quelli di minoranza in Comune (Lega Nord e destra) le rifiutano adducendo che esse diverranno covi di jihadisti dai quali potrebbero partire attentati simili a quelli avvenuti a Parigi.
Personalmente ritengo invece che le ultime esperienze abbiano dimostrato che questi assassini non sono legati ad alcun luogo di culto; chiunque di loro potrebbe essere uno o più di questi musulmani.
La pena di morte che qualcuno (ad imitazione di altri imbecilli francesi del Front National che la propugnano per questi jihadisti) vuole ripristinare per loro, è assolutamente inutile perché i fondamentalisti sono, non solo pronti a morire in battaglia con la polizia se li trova, ma addirittura si suicidano o si fanno saltare in aria.
Le loro terribili iniziative nascono da un episodio che li sminuisce, o li offende, o fa loro un torto. Spesso non sono premeditate.
Quanto alle moschee milanesi, ritengo quindi che la decisione politica definitiva di non dare i permessi alla loro costruzione sarebbe oggetto di larga pubblicizzazione sui media e potrebbe essere considerata una provocazione da uno o pochi sconosciuti terroristi; darebbe anche adito ad un grave episodio da parte dei terroristi con morti e feriti
A questo proposito ricordo che qualche anno fa l’allora ministro Calderoli mostrò una vignetta di Maometto; dopo pochi giorni vi fu una manifestazione di protesta al Consolato di Bengasi con diversi morti.
Un’ultima considerazione: la mancanza di moschee a Milano fa sì che i musulmani si possano riunire in vecchi capannoni o seminterrati non ufficializzati e simili, siti fra i quali è probabile che vi siano alcuni terroristi più difficilmente controllabili.
La mancanza di un luogo di culto per loro e per tutte le persone di religioni diverse dimostrano inoltre la capacità di tolleranza e democrazia dell’Italia.
Tutti quelli che non capiscono e non accettano questi semplici principi ci fanno tornare ai tempi delle leggi antisemite del ventennio fascista.
E dimostrano di essere unicamente dei grandi imbecilli.