CRIMEA - LE SCARAMUCCIE ECONOMICHE E POLITICHE FRA RUSSIA, UE E USA
Per curiosità ho dato un’occhiata su Internet-Google alla storia della Crimea fin dalle sue origini ancor prima dell’era cristiana. Chi è interessato, può rendersi conto che questa storia è certamente complicata e molto variegata.
Senza entrare nei dettagli, ci sono stati anche i greci, poi i romani, i goti, l’impero romano d’oriente e successivamente l’impero ottomano, cioè i turchi. Durante un breve periodo è stata unita anche a Kiev, ma alla fine è divenuta russa fin dal 1800 dopo una serie di guerre durante le quali perfino il Regno di Sardegna è stato coinvolto insieme ai francesi e gli inglesi grazie al nostro buon amico Camillo Benso Conte di Cavour, quando c’era ancora l’impero ottomano.
Però ben prima e dopo la rivoluzione russa conclusasi nel 1921, pur restando in un certo senso un territorio/provincia indipendente, è rimasta principalmente russa, popolata in grande maggioranza di russi, con minoranze di tatari ed altre esigue etnie, compreso gli ucraini.
Solo nel 1954 il presidente dell’URSS Krutscev premiò l’Ucraina donandogliela (si dice che quel giorno fosse più ubriaco del solito) per l’anniversario del trattato di 300 anni prima fra i cosacchi ucraini e la Russia. Tutto ciò comportò l’inizio di numerosi e lunghi disordini da parte degli abitanti che si sentivano russi al 100%.
Non so immaginare le ragioni profonde per cui siano nati i disordini che hanno portato al referendum dopo la cacciata del vecchio presidente filorusso Janukovyc che non aveva voluto firmare l’accordo con l’Unione Europea; probabilmente sono molte, fra le quali certamente c’è l’impuntatura di Putin che ha colto l’occasione per mostrare una volta di più la sua volontà di dominio, unita al timore di perdere la grande base navale della flotta russa a Sebastopoli. Da parte occidentale le ragioni sono più oscure, a parte il timore di vedere perdere un zona importante di un paese, l’Ucraina, che potrebbe diventare un altro stato dell’U.E. (?)
Le ragioni degli USA sono ancora più oscure, non mi risulta che vi siano giacimenti di petrolio e/o di gas, uranio ecc., cosa che spiegherebbe più facilmente il loro intervento; sicuramente c’è quella di perdere ulteriore autorità a livello mondiale se non mostrano a Putin che non si può permettere di fare e disfare qualsiasi cosa senza che gli USA siano coinvolti, consapevoli e con il loro permesso (cioè delle Nazioni Unite e della NATO), senza ricevere in cambio qualcosa di più (vedi la brutta figura che hanno fatto in Siria, minacciando lo sconquasso e facendosi by-passare da Putin).
Conclusione, la storia della Crimea conferma che certamente questa regione è più russa che ucraina, così come altri territori dell’Ucraina orientale al confine con la Russia.
Il mio ultimo pensiero è – e spero che tutti siano d’accordo – che queste “discussioni” e “scaramucce” economiche e politiche non portino a qualcosa di più grave, cioè ad un ennesima guerra che potrebbe essere più pesante di quella in Georgia di qualche anno fa.
Di guerre ne abbiamo fin sopra le scatole!