ENORME DOMANDA DI DEMOCRAZIA
Su molti giornali si sono sentite dichiarazioni di questo genere parlando con soddisfazione del buon afflusso di votanti alle elezioni primarie del Centrosinistra il 25 novembre.
Io ricordo che, dopo la visita (criticata) che Matteo Renzi fece all’ex-presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, e appena il buon Matteo si candidò alle primarie come Presidente del Consiglio dei Ministri alle elezioni politiche di primavera 2013, il “sempre giovane” Silvio disse più volte frasi simili a: “Se il centrosinistra vince le elezioni vorrei proprio che il premier fosse Matteo Renzi”.
Appena conosciuto il risultato del primo turno, lunedì 26 ho sentito molto bene la frase di Silvio: “Speriamo che vinca Renzi al ballottaggio”.
Tutto questo ha rinforzato il mio dubbio, che avevo avuto come presidente di seggio domenica scorsa, che questa grande affluenza di votanti ed i risultati molto soddisfacenti del Matteo fossero dovuti in parte – non so quanto grande – alle decisioni di numerosi elettori abituali del PDL di votare per Matteo Renzi, cosa che succederà probabilmente anche al ballottaggio con Bersani. Allo scrutinio il numero dei votanti qui a Rodano è stato maggiore del 19% rispetto alle primarie di qualche anno fa quando Bersani fu eletto Segretario del PD; mentre ci si aspettava un’affluenza inferiore.
Abito nel mio piccolo comune da più di 43 anni e, fra i 4300 abitanti totali ne conosco molti; soprattutto mi sono sempre interessato ai loro comportamenti ed ho potuto costatare, da vecchio ambientalista quale sono, che per esempio numerosi genitori accompagnano i bambini già grandicelli a scuola con il SUV anche se abitano a 500 metri dalla scuola (ci abito di fronte); ed ho immaginato che siano elettori permanenti di Berlusconi. Sono gli stessi che nei giorni della raccolta differenziata lasciano sul marciapiede i sacchi mezzi vuoti invece di aspettare che siano completamente pieni, cioè sprecano i sacchi che il Comune distribuisce ai cittadini spendendo gli Euro che noi paghiamo. Questa è un esempio di mentalità da “ristorante sempre pieno” che se ne frega della correttezza e dell’etica della sostenibilità ambientale.
Non solo: mentre ero al tavolo e distribuivo le schede elettorali, ho notato che numerose persone non si ritiravano dietro il paravento o in cabina per non nascondere il loro voto; in almeno 4 casi ho involontariamente potuto leggere il voto per Renzi. Uno di essi, mio vicino di casa, ha preso la scheda elettorale l’ha poggiata sul tavolo a 40 cm dai miei occhi ed ha volutamente messo la sua “X” sul nome di Renzi, salutandomi e ridendo cordialmente...... E’ un dirigente di una società della holding Fininvest
Probabilmente mi sono sbagliato, e vorrei che fosse proprio così, però, però ...non potrebbe anche essere che molte di queste persone abbiano interpretato le frasi di Berlusconi come un ordine di scuderia?