VELOCITA’ MASSMA IN CITTA’: 30 KM/ORA ?
Un paio di giorni fa, mi sembra sul telegiornale regionale della Lombardia, ho sentito la proposta - all’apparenza molto seria – di diminuire la velocità massima degli autoveicoli in città da 50 a 30 km/ora a seguito di numerosi recenti incidenti che hanno provocato l’uccisione di pedoni e ciclisti.
Vorrei proprio conoscere chi ha avuto questa bella idea che è stata ospitata da un importante telegiornale della RAI.
Possibile che nessuno si sia reso conto dell’assurdità di questa proposta veramente insensata?
Guidare un’auto o un furgone o un autocarro a quella velocità significa dover far andare il veicolo in in seconda o terza marcia per un veicolo a 5 marce (o in quarta se l’auto è molto potente ed ha un motore “elastico” o ha 6 marce).
Andare in terza marcia a 30 all’ora significa anche far girare il motore come se si andasse in quinta a 130 o più all’ora, a seconda dei modelli, quindi emettere CO2 (gas serra) e particolati inquinanti quindi nocivi alla salute in quantità tripla o anche più....
I limiti di velocità in città e fuori città (che tutti conosciamo: 50, 70, 90, 110, 130, 150) sono stabiliti dall’Art. 142 del Codice della Strada (posseggo l’edizione agosto 2003) tuttavia l’Art. 141 dice: “E’ obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato e al carico del veicolo, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza per le persone e delle cose....”.
Queste regole non sono mai state prese in seria considerazione nemmeno dalle Forze dell’Ordine dopo lo sviluppo enorme della circolazione automobilistica degli ultimi 50 anni.
Ricordo benissimo che la Polizia Stradale e quella Locale potevano comminare una contravvenzione “per eccesso di velocità” se in particolari circostanze questa era anche al di sotto delle regole fissate.
Dato per certo che l’inquinamento eccessivo in città sia causa di malattie mortali di numerose persone che vi transitano e vi abitano, ben di più di quelle già troppe uccise da pazzi o incoscienti guidatori, non si può fissare un limite così basso.
Sarebbe opportuno invece aumentare di molto i controlli e le ammende, compreso la sospensione della patente per lunghi periodi e periodi di detenzione domiciliare controllata.
E mi piacerebbe rivedere i Vigili Urbani di una volta che, in momenti di traffico intenso, facevano segno ai conducenti di affrettarsi ad aumentare la velocità per liberare gli intasamenti.
In Italia, invece di fare i controlli, in condizioni di traffico difficoltoso, per esempio lavori in corso, si mettono cartelli di limiti di velocità assurdi, per esempio 10 o 20 all’ora, o 40 o 50 o 70 in autostrada se le corsie da tre sono ridotte a due (come sulle autostrade che ne hanno effettivamente due e si può viaggiare a 130/ora), anche nei giorni festivi o in ore di interruzione dei lavori.
Questi assurdi limiti di velocità fanno sì che gli automobilisti non ci fanno più caso. Che provino ad andare in Germania o in Francia o in Gran Bretagna e fregarsene dei limiti di velocità che lassù sono ragionevoli: si è sempre presi e piovono contravvenzioni senza scampo!
Molti controlli, meno morti più conducenti attenti e civili per “educazione forzata” che è buona anche per le casse comunali, non solo per i divieti di sosta.