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CRESCITA, DECRESCITA E DINTORNI
Di Gennaro Aprea (del 31/08/2012 @ 15:12:07, in C) Commenti e varie, cliccato 647 volte)
CRESCITA, DECRESCITA E DINTORNI
 
Da un po’ di tempo a questa parte sentiamo parlare frequentemente della necessità della crescita per risolvere i problemi economici italiani ed europei.
Si parla anche di sviluppo, di sviluppo sostenibile ed anche di crescita sostenibile, ove “sostenibile” può significare molte cose, fra le quali vi è la necessità d salvaguardare il lavoro, cosa importante, ma anche l’incremento della produzione industriale a patto che rispetti l’ambiente naturale e del territorio ove opera, ecc.
Ma non basta: sentiamo parlare anche di decrescita, serena o felice, molto criticata perché invece lo sviluppo del PIL deve continuare, quindi la decrescita è inaccettabile perché ci porterebbe tutti alla miseria e al Medioevo. Molti parlano e disquisiscono su queste cose avendo una conoscenza superficiale dei problemi economici, finanziari e sociali, nonché delle cause che li hanno creati. Inoltre ho l’impressione che molti di questi parlano (e scrivono) per il gusto di criticare mentre solo pochi di questi hanno letto il famoso  “Piccolo manuale della decrescita serena” dell’economista parigino Serge Latouche.
Io l’ho letto per motivi di studio e vi assicuro che potrebbe essere interessante per tutti, pur non condividendo il 100% delle sue tesi. Certo è che una delle cose importanti da fare da parte di tutti è di non spendere al di sopra delle nostre possibilità come abbiamo fatto finora per molti anni, accumulando il debito che tutti ormai conosciamo; e soprattutto di cambiare le nostre abitudini di consumatori spreconi.
Mentre scrivevo queste cose serie pensavo anche a me stesso ed al mio comportamento di consumatore, così mi sono quasi assolto rispetto alla media dell’uomo della strada; anche perché avendo raggiunto una rispettabile età i miei desideri, esigenze e voglie si sono molto affievoliti rispetto agli anni della gioventù e della maturità, periodi in cui i mio reddito non era solo la pensione attuale.
Così ho cercato di capire meglio come la decrescita serena poteva coinvolgermi.
Dopo molto pensare......ho trovato una sola risposta: quando ero giovane la mia altezza era 1,82 m; ora che le cartilagini intra-verterbrali si sono consumate con l’andar degli anni, sono sceso poco sotto il metro e ottanta. Così ho pensato che quasi tutte le persone della mia generazione, e forse anche più giovani, sono nelle mie condizioni di decrescita: ....che non è terribile e mi lascia tutto sommato sereno.
In fondo vivere sereno per chiunque significa essere in buona salute, avere pochi problemi, anche finanziari, avere molti amici, dare e ricevere amore alle/dalle persone che ci sono vicine, avere molte occasioni di ridere, e molte altre cose particolari che ognuno di noi desidera.
Quindi auguro a tutti i miei lettori “questo tipo di decrescita serena”.