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TRENO ALTA VELOCITA'
Di Gennaro Aprea (del 04/03/2012 @ 18:46:15, in L) Zero-carbonio, cliccato 722 volte)
TAV
Tutti parlano tanto de “la TAV”.. Scusate, ma TAV non significa “Treno Alta Velocita’”? E allora non si dovrebbe dire “il TAV”? È giusto invece parlare dell’Alta Velocità, quindi del TAV: oppure ci sforziamo di dimenticarci l’italiano?
Detto questo sento – e siamo tutti d’accordo – che si parla tanto, anche troppo di questo problema con prese di posizione pro e contro che spesso sono basate su informazioni volutamente errate o false.
Non entro nella discussione perché da tempo, dopo aver esaminato lungamente e con attenzione la realtà delle cose (che sono state modificate rispetto al progetto iniziale diminuendo di molto i costi e accogliendo molte giuste critiche) da sincero e convinto ambientalista ho concluso che chi ne parla contro guarda le cose non oltre il proprio naso. Mi spiego: il TAV di questo progetto è qualcosa che darà un grande contributo nel lungo periodo – ed è obbligatorio in questo caso guardare lontano nel tempo come solo pochissimi mettono in evidenza – al miglioramento dell’ambiente perché, da una parte toglierà annualmente migliaia di unità inquinanti di trasporto commerciale su gomma tra la Francia e l’Italia, dall’altra eliminerà i molti aerei, automobili e pullman altrettanto inquinanti che trasportano persone (es. con l’A.V. 4 ore fra Milano e Parigi)[1], esattamente come è già successo in molte altre zone europee, ed anche tra Roma e Milano, e fra poco anche fra Milano e Napoli ed altre nuove tratte di A.V.
E la cosa più sorprendente è che, chi è favorevole, non mette in evidenza queste ragioni basilari come dovrebbe.
 
 


[1] Attualmente con l’aereo il tempo da centro città a centro città è simile)