RICUCIAMO L’ITALIA
Il movimento Libertà e Giustizia aveva invitato col passaparola di internet i milanesi ed i cittadini lombardi e di altre Regioni a partecipare ad un incontro che si è svolto all’Arco della Pace a partire dalle 14.30 di ieri. Il titolo dell’incontro era appunto “Ricucire l’Italia”
È iniziato quasi preciso in breve attesa del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che evidentemente ha molti appuntamenti che lo impegnano continuamente.
Io ed un mio amico carissimo, che non ne sapeva niente, eravamo due delle circa 25.000 persone che assistevano in una piacevolissima giornata di autunno piena di sole e di tiepido vento che faceva sventolare mille bandiere in un cielo di un azzurro profondo.
Perché il mio amico non ne sapeva niente, nonostante sia un uomo impegnato culturalmente e che si interessa di politica? Perché i media non ne avevano parlato come avrebbero dovuto. Libertà e Giustizia è considerata da molti un’accozzaglia di protestatari rompiscatole, dei radical-chic, dei filosofi, degli utopisti, e chi più ne ha più ne metta.
Oggi su La Repubblica è apparso un articolo di Roberto Saviano che non aveva potuto essere presente ma che aveva inviato un suo filmato in cui parlava dal grande schermo. Chi sono stati gli altri eccellenti “speakers”?
Una bravissima presentatrice Elisabetta Rubini, la Presidente del Movimento Sandra Bonsanti, e poi Lirio Abbate, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Claudio Fava, Paul Ginsborg, Paolo Limonta, Valerio Onida, Stefano Pareglio, Simona Peverelli, Dario Fo, Giuliano Pisapia, Marco Revelli, Onorio Rosati, Michele Serra, Franco Siddi, Carlo Smuraglia, Bruno Tinti, Marco Travaglio, Giuliano Turone, Salvatore Veca, Gustavo Zagrebelsky (spero di non aver fatto confusione o dimenticato qualcuno). Umberto Eco che era in Svezia ha inviato un messaggio che abbiamo ascoltato.
Di cosa hanno parlato? Di tutto ciò che sta succedendo in questi giorni in Italia da qualche tempo a questa parte, della crisi, del governo, di Berlusconi, della maggioranza, dell’opposizione, di cosa fare per rimettere l’Italia in piedi, delle leggi ad personam, della legge bavaglio delle intercettazioni, del crollo della classe politica al potere, del perché dobbiamo e vogliamo ricucire l’Italia che è svergognata in tutto il mondo. C’era uno slogan di un famoso vignettista di cui non ricordo il nome: “sarebbe opportuno un filo di decenza: c’è da ricucire la dignità di un intero paese!”.
Marco Travaglio ha spiegato bene cosa si intende per “ricucire”. Non si tratta di un paragone con un abito strappato, rotto e irrecuperabile, ma di un abito di ottima stoffa che si è “scucito” e si deve ricucire.
Ma uno delle tante frasi ascoltate che più mi è rimasta in mente è quella di Dario Fo, il quale ci ha fatto anche ridere molto, come solo lui sa fare; la frase è: “ci vogliono progetti, per realizzarli è necessario che ognuno di noi si interessi dei problemi degli altri; e per farlo ci vuole amore!”
Quanta verità è condensata in queste poche parole!
Ed ha proposito di progetti, si è parlato di molti argomenti, tutti validissimi, disoccupazione, difesa dei lavoratori, di guerra alla camorra e alla mafia che non è fatta come si dovrebbe, dei tagli che riguardano la salute, l’istruzione, gli enti locali anche loro tagliati nelle finanze, ecc.
Però – e ci risiamo - non si è parlato di ambiente, cioè del diritto alla nostra vita, che troppi dimenticano.
Vedremo se il testo sui problemi ambientali che sto scrivendo e terminando (vedi l’articolo “Verde in città” della Sezione Zero Carbonio del 25-3-2011) insieme ad una cara ed esperta amica avrà successo, e così esso possa dare un contributo a questo importante bisogno e diritto alla nostra salute, e a quello dell’ambiente naturale in cui viviamo e del clima, per noi e le generazioni che seguiranno.