L.M.A.A.
Ieri sera, domenica 5 giugno, ho seguito la trasmissione di “Pronto Elisir” del Professor Mirabella; molto interessante, come sempre. Però mi hanno impressionato le parole dell’ultimo medico – di cui non ricordo il nome - che ha parlato con profonda competenza delle possibilità di sviluppo e di contagio di questo batterio escherichia coli di tipo “modificato” che ha causato quasi 2000 malati gravi e 19 morti finora (e speriamo che si fermino qui) nonché un’enorme paura che si è sviluppata in tutta Europa, compresa l’Italia, dove però i politici ci assicurano che non ci sono pericoli.
Credo che ormai tutti abbiano appreso che il batterio vive e prolifica nell’ultima parte dell’intestino di noi umani e di tutti gli animali a sangue caldo, ma questi ultimi non si ammalano come noi: sono solo portatori sani, salvo che le loro feci possono facilitare la trasmissione del batterio via letame o altre vie simili.
Una delle cose più impressionanti che ha affermato l’esperto clinico è che questa terribile patologia si può trasmettere (oltre a tutte le possibilità su alimenti infetti che ingeriamo) da uomo a uomo, da uomo a donna, da donna a uomo e da donna a donna sempre per ingestione.
Il pensiero è corso veloce per associazione di idee verso cose un po’ sporcaccione delle quali non parlo generalmente; ma quando ce vò, ce vò! Perciò mi è venuta in mente la sigla che leggete sul titolo. È la sigla di una breve frase che molti tedeschi e austriaci usano per ingiuriare l’interlocutore con il quale hanno in corso un litigio, che corrisponde al nostro uso di “mandare a quel paese” il nostro interlocutore italiano con il dito medio alzato.
La frasetta intera è: “leck mir am Arsch”. Non vi do la traduzione perché altamente “sporcacciona” e lascio alla vostra fantasia o curiosità di sfogliare eventualmente un dizionario o chiedere ad un amico/a che conosce la lingua il preciso significato, se già non l’avete capito immediatamente come credo.
Certo, l’ingestione può avvenire durante un incontro sessuale un po’ fuori del normale, ma anche se non ci si lava bene l’orifizio anale e si va in piscina dove altri umani stanno nuotando i quali inavvertitamente possono ingoiare un po’ d’acqua.
È per questo che io propongo che nei paesi ove non c’è la nostra sana abitudine di lavarsi bene sul bidet, si instauri una modifica delle camere da bagno con l’istallazione dei bidet che in quei paesi quasi nessuno conosce, ad esclusione della Francia ove in alcuni alberghi è ancora disponibile solo per le cosiddette operazioni “dopo lavoro”. Figuratevi che i militari inglesi e americani, quando arrivarono in Italia nel 1944 sbarcando in Sicilia e risalendo tutto lo stivale verso il Nord, dissero, entrando per la prima volta nelle nostre camere da bagno con bidet: “ma come amano i bambini questi italiani! gli hanno preparato il bagnetto speciale per loro…”.
Molti di loro ci hanno sempre considerato gente arretrata e sporca, pizza e canzoni, ecc., ma io che li conosco bene per essere vissuto nei loro paesi, vi posso assicurare che molti di loro sono sporchi non solo per queste cose.
Ma in fondo, pensateci bene e figuratevi che enorme opportunità di sviluppo dell’industria ceramica italiana dei sanitari vi sarebbe per i prossimi anni!
E chiudo con una raccomandazione a tutti quelli che non si lavano bene dopo le loro operazioni (di solito) mattiniere e a quegli uomini (molti italiani) che non si lavano le mani nelle toilette dei ristoranti e delle stazioni di servizio, dopo aver fatto pipì…..senza però sprecare acqua!
PS - aggiungo questo trafiletto letto su La Repubblica oggi 9 giugno: "Batterio killer. il peggio è passato, ma in Germania è caos sull'origine", cioè non capiscono da dove venga. Alla fine dell'articolo si dice che "scienziati tedeschi hanno trovato tracce del batterio nei resti di un cetriolo in una casa di una famiglia contagiata". Forse qualcuno della famiglia non si era lavato bene le mani dopo essere stato sul "trono" prima di preparare l'insalata di cetrioli? Allora le mie ipotesi hanno qualche fondamento?