CONSUMATORI E RISPARMIO ENERGETICO
(ancora una delusione!)
Qualche giorno fa ho ricevuto, come sempre, un invito dalla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato di Milano per un convegno il cui titolo è lo stesso di questo articolo.
La cosa mi è sembrata molto interessante e non me la sono lasciata scappare, quindi ieri mattina mi sono alzato presto per essere alle 9 in centro Milano.
I relatori erano 8 ed i loro titoli e posizioni rendevano l’incontro ancora più attraente: senza dubbio la CCIAA raduna sempre validi esperti.
E così è stato, hanno parlato due consiglieri della Camera, molto bravi a puntualizzare alcuni “difetti” di leggi e regolamenti, la responsabile del Servizio Territorio e Ambiente della CCIAA, una ottima dirigente dell’Adiconsum che ha elencato tutto ciò che di buono ha fatto la sua associazione dei consumatori specialmente - ma non solo – nelle scuole elementari, la responsabile del progetto CENED Edilizia Sostenibile sulla Certificazione energetica degli edifici, il Vice Direttore Nazionale di Legambiente, il rappresentante dell’Assimpredil-ANCE ed infine il Presidente dell’Assopetroli per la Lombardia che ha descritto il “Contratto servizio energia”, utilissimo per ottenere un ottimo riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria spendendo di meno. Da notare: non si parlava di risparmio e utilità per le imprese, ma di condomini, di bambini che devono imparare e trasmettere ai genitori l’importanza del risparmio energetico e della diminuzione dell'inquinamento atmosferico, ecc.; insomma di famiglie.
Perché vi ho fatto questo lungo elenco? perché risulta evidente che quegli argomenti siano di interesse generale, cioè di tutti i cittadini.
Ed ecco spiegato il sottotitolo. Non ci crederete, ma gli ascoltatori erano 22 (dico ventidue) ai quali si aggiungevano qualche volta un paio di relatori che si mettevano ad ascoltare i colleghi dalla platea
[1]..
Insomma un convegno indirizzato proprio ai consumatori, cioè a noi cittadini, ha richiamato solo poche persone fra i quali vi erano un paio di giornalisti. Per altri impegni ed il ritardo sulla tabella di marcia – come al solito in Italia – ho dovuto lasciare alla fine senza assistere al “dibattito e conclusioni”. Mi sarebbe piaciuto sentire se le domande provenivano da “consumatori” o altri esperti (come penso fossero), ai quali piace parlarsi addosso.
Perché succede tutto questo?
La prima ragione è che la gente non è ben informata e la comunicazione della CCIAA è troppo limitata; la seconda è che la confusione su questi argomenti è talmente alta nell’uomo della strada, che ha deciso di non informarsi più ed ha messo da parte questi temi che invece sono importanti per lui stesso.
Quindi a convegni di questo genere dovrebbero partecipare centinaia se non migliaia di consumatori.
[1] Vedi anche “Verde in città” del 25 marzo 2011 nella stessa Sezione “Zero Carbonio”