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L'UNITA' D'ITALIA
Di Gennaro Aprea (del 08/03/2011 @ 19:07:58, in C) Commenti e varie, cliccato 784 volte)
FESTA DELL’UNITA’ D’ITALIA?
 
Fra pochissimi giorni, il 17 marzo, festeggeremo i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Per me, vecchio pensionato, è una giornata come le altre nel senso che da tempo non lavoro più, quindi tutti i giorni possono essere festivi o di impegni di lavoro. Però il 17 il mio pensiero ed il mio cuore saranno con tutti gli italiani che credono all’importanza di questo anniversario.
Tuttavia, proprio perché la mia età è avanzata, ho ripensato a quando ero bambino e si festeggiava l’Unità d’Italia. Non era il 27 marzo, ma il 4 novembre.
A scuola ci insegnavano - per me erano le scuole elementari, vi parlo degli anni 30 - questa data, e sui libri di scuola c’era scritto che l’unità d’Italia era il giorno della vittoria della prima guerra mondiale (la “Grande Guerra”), il 4 novembre 1918, cioè la fine della cosiddetta IV guerra d’indipendenza.
Ci insegnavano anche (Vittorio Emanuele III regnante e Benito Mussolini “Premier” dittatore) che il 27 marzo era la data della nascita del Regno d’Italia, o se volete dello Stato italiano, quando nel parlamento di Torino era stata proclamata l’unione al regno di Sardegna (Piemonte, Liguria e Sardegna) della Lombardia parte dell’Emilia e la Toscana[2]    e il Regno delle due Sicilie conquistato da Garibaldi nel 1860.
Infatti mancavano ancora all’Unità altre Regioni italiane, il Veneto (unito all’Italia nel 1866) (1) , lo Stato Pontificio [3](1870)  e le Venezie Tridentina e Giulia (1918).
Non è ormai il caso di cambiare il nome “Unità d’Italia” il 17 marzo, però sarebbe forse bene riprendere a festeggiare il 4 novembre, caduto nel dimenticatoio, non so bene perché. Anche senza rimanere a casa, come in tante altre ricorrenze religiose e no.


[1] Ceduto dalla Francia al Regno di Sardegna in cambio di Nizza e la Savoia
[2] Annesse precedentemente
[3] parte del Lazio, Umbria, Marche e della Romagna