\\ Home Page : Articolo : Stampa
LA COMPAGNIA DEGLI UOMINI
Di Gennaro Aprea (del 15/01/2011 @ 23:22:18, in L) Zero-carbonio, cliccato 638 volte)
LA COMPAGNIA DEGLI UOMINI
 
Durante questa settimana che sta per finire ho avuto l’opportunità di imparare qualcosa in più, prima assistendo ad un incontro pubblico e poi al dramma teatrale di cui si era discusso nell’incontro.
Si è trattato della “commedia”, così la chiama l’autore inglese vivente Edward Bond che ha scritto questa opera teatrale, intitolata appunto “La compagnia degli uomini”. Non è uno spettacolo divertente, anche se in alcune scene le battute degli attori – tutti indistintamente bravissimi -  spingono ad una risata. È qualcosa di veramente drammatico perché descrive la crisi del capitalismo utilizzando dei personaggi che tramano fra di loro e gli uni contro gli altri, fino a rendersi i peggiori aguzzini di se stessi, in un ambiente scuro e pieno di dolorosa durezza. Questo dramma è stato scritto nel 1989 (in piena età Thatcher) ma è di un’attualità sorprendente.
In uno scritto che Bond ha preparato per Il Piccolo Teatro Grassi di Milano dove è stata rappresentata la prima di questa opera, l’autore dice fra l’altro:
 
<……È uno shock riscontrare come l’attuale crisi del capitalismo non sia stata prodotta dai suoi nemici ”ufficiali”, la classe operaia, i poveri, gli anarchici, “le classi sovversive”. È stata causata dai capitalisti stessi. I banchieri si sono comportati come un’infiltrazione mafiosa ai danni di quella democrazia che la proteggeva. Tale cancro ha ricattato la gente, quasi avesse sequestrato intere comunità.
Ciò è già sufficientemente sgradevole. Ma lo shock ancora maggiore è riscontrare come i capitalisti siano i peggiori vandali che abbiano mai saccheggiato terra e oceani. Si sono dati alla razzia per ottenere le materie prime che hanno poi trasformato in quei prodotti responsabili dell’inquinamento ai loro stessi danni.
Hanno contaminato persino i cieli, trasformando gli elementi in una furia di tempeste, alluvioni e uragani.
Come può sopravvivere una società che si fondi su una distruzione simile?.....>
 
All’incontro di lunedì 10 gennaio sono intervenuti 6 personaggi i quali hanno ragionato su come il teatro possa influire e dare spunto a qualcosa di molto importante alla quale pensare. Il titolo provocatorio dell’incontro era infatti “L’industria al tramonto? Economia, etica, teatro”
Il primo a parlare è stato Sergio Escobar Direttore del Piccolo Teatro; poi è intervenuto Luca Ronconi il Regista che si è assentato presto perché aveva la prova generale. Gianni Riotta, Direttore del Sole-24 Ore ha in un certo senso condotto l’incontro e, dopo di lui, Corrado Passera Consigliere Delegato di Banca Intesa, Ivan Lo Bello Presidente della Confindustria Sicilia (fra i migliori) ed infine Marco Vitale Economista.
Dentro di me li ho ringraziati molto per quanto hanno detto di istruttivo, stimolante ed estremamente interessante. Dopo aver esaminato ampiamente la situazione, per esempio il rimpicciolimento quantitativo del ceto medio e l’aumento dei poveri, il benessere decrescente soprattutto per i giovani, la corruzione ormai globale, hanno “azzardato” alcune soluzioni, cioè la necessità di una responsabilità sociale che si è ormai persa, l’urgente esigenza di nuovi valori che siano collettivi, sottolineando i consumi eccessivi e gli sprechi, ribadendo il bisogno di una riforma del mercato dove sono assolutamente necessari regole e controlli, l’urgente necessità di salvaguardare l’ambiente che ci circonda, ecc. insomma hanno messo in evidenza tutte le cose che dobbiamo fare per noi stessi e per gli altri. Il professor Vitale, parlando della correlazione col teatro, si è augurato che Ed Bond scriva ora una commedia in cui si veda un Obama che alza le braccia arrendendosi ai professionisti di Wall Street.
Peccato solo che non abbiano accennato a come si possono realizzare queste cose. Avrei voluto porre loro questa domanda ma purtroppo non erano previsti interventi del pubblico.
 
 
PS – Ho avuto tempo di leggere un solo giornale lunedì e martedì. C’erano sulla cronaca cittadina milanese gli annunci dell’incontro e del dramma, In televisione Lombardia era annunciato lo spettacolo teatrale, non l’incontro. Nei giorni successivi nessuna menzione.
Mah!
Però, se andate su Google e scrivete il titolo, trovate tutto