GRANDI STAZIONI DEL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO
Qualche giorno fa la mia anziana sorella residente in Francia mi avvisa che ci farà una visita. Le rispondo che è benvenuta. Mercoledì della scorsa settimana mi telefona dandomi l’orario di arrivo del treno da Parigi, sabato mattina 9 ottobre alle ore 5.38, alla Stazione Centrale di Milano, fra le più grandi con Roma e Torino, e recentemente rinnovata in buona parte.
Arrivo velocemente alla stazione perché il traffico è inesistente a quell’ora. Salgo alla ”Galleria” prospiciente i marciapiedi dei binari e guardo i grandi tabelloni elettronici dei treni in arrivo e poi quelli più piccoli ad altezza d’uomo: nessun treno arriva da Parigi alle 5.38. Cerco qualcuno che mi possa illuminare ed un gentile ferroviere mi dice di guardare anche i tabelloni cartacei. Li cerco (ce ne sono pochi) ma la situazione non cambia: nessun treno arriva da Parigi a quell’ora…..e nemmeno in ore vicine.
Cerco l’ufficio informazioni (hanno cambiato il posto ed il nome rispetto a prima della ristrutturazione: ora si chiama Assistenza clienti e disabili) ma l’orario di apertura è alle 7.00
Non so cosa fare; nel frattempo la stazione si sta riempiendo di folla.
Provo a girare un po’ fra gli inizi dei 23 marciapiedi sperando di vedere mia sorella o qualcuno che arrivi da Parigi ma non ho alcun risultato. Guardo l’orologio: sono le 6.10.
Mi rassegno ad attendere l’apertura dell’Assistenza Clienti e mi siedo a leggere dopo aver preso un caffè
Alle 7 sono il primo ad entrare; c’è una gentile signora alla quale chiedo del treno previsto. Non mi fa’ finire di parlare: “È il treno delle 5.38; è arrivato al binario 7 con 14 minuti di ritardo” Racconto tutto ed il commento è: “È un’anomalia”.
Altro che un’anomalia, le dico: “Questo è uno scandalo” e scappo in cerca di mia sorella, quasi 82nne con difficoltà a camminare e nel complesso più anziana della sua età. Dopo 10 minuti la vedo e mi scuso…….mi ha aspettato per un’ora e un quarto al freddo del mattino milanese di autunno.
Commenti? Viva le efficienti Ferrovie dello Stato.
Ho poi scoperto che la mancanza di informazioni deriva dal fatto che quel treno è in concorrenza con Trenitalia per costo dei biglietti più basso. Quindi nessuno deve sapere che esiste. Anche questa è l’Italia, viva l’Italia!