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ANCORA SULLA LEGGE ELETTORALE
Di Gennaro Aprea (del 11/10/2010 @ 15:48:15, in C) Commenti e varie, cliccato 685 volte)
ANCORA SULLA LEGGE ELETTORALE
Trascrivo lo scambio di idee che ho avuto con un amico rodanese sull’articolo precedente
 
 
Subject: Articolo e tua riflessione
 
Ciao Gennaro
mi ha fatto piacere incontrarti, seppur rapidamente l’altro ieri
 
Intanto ti invio l'articolo di cui ti avevo parlato.
 
Poi, ho visitato il tuo sito ed ho letto sia Pillole Rodanesi 3 che Quali elezioni?
 
Sono abbastanza d'accordo con te. Concordo interamente sulla premessa, ma trovo un poco macchinosa la composizione di questo "Consiglio per una nuova legge". Molto democratico ma forse si corre il rischio di non essere molto operativi.
Basterebbe un rappresentante per ciascun partito presente in parlamento, quindi meno di quelli da te citati, oltre a un suo deputy nel caso di impedimento.
 
Poi perché no allo sbarramento al 5%? Credo che una delle ragioni principali della nostra ingovernabilità sia che abbiamo troppi partiti, alcuni molto piccoli e che sono rappresentativi di caste o interessi ristretti. O meglio servono a portare al desco della divisione della torta "politica" anche chi (forse...ma non troppo...vedi Mastella, Dini ecc) rappresenta solo se stesso ed i suoi familiari.
 
Troppa democrazia porta all'anarchia!
 
Magari possiamo addomesticarlo all'italiana: 3% ma non meno!!!   
 
Accettabile anche il doppio turno alla francese....un occhio verso i Paesi nordici, Norvegia in testa, potrebbe essere utile.
Dobbiamo uscire dall'area levantina altrimenti scivoleremo sempre più in basso...verso la Libia!
 
Cordialmente
Giorgio Facchetti
 
 
Caro Giorgio,
Rispondo a mia volta alle tue considerazioni.
a) mi sembra di aver già specificato che nella "Consulta" ci deve un solo rappresentante per partito o movimento
b) se la maggioranza insistesse all'inizio delle discussioni sul metodo tedesco, immediatamente non si potrebbe contare sulla collaborazione dei piccoli (e ne abbiamo assolutamente bisogno per approvare la nuova legge più democratica), ivi compreso Fini e C. che, in caso di elezioni, non è assolutamente, in questo momento, certo che riuscirebbe a superare il 5%, idem per MPA, ecc. Quindi se sorgessero delle discussioni sul metodo tedesco, immediatamente non si potrebbe contare sulla collaborazione dei piccoli (e ne abbiamo assolutamente bisogno per approvare la nuova legge più democratica), ivi compreso Fini e C. che, in caso di elezioni, non è assolutamente in questo momento certo che riuscirebbe a superare il 5%, idem per MPA, ecc.
c) col metodo francese la selezione dei piccoli sarebbe automatica: o maggioranza assoluta al primo turno, o ballottaggio fra i due che hanno avuto più voti al primo turno: quindi i piccoli non potrebbero aspirare a molti seggi
d) Mastella aveva i deputati necessari per annullare la maggioranza di due o tre seggi che aveva Prodi perché c'era il "mattarellum" che con la proporzionale del 25% permetteva ai piccoli di avere numerosi deputati
e) se poi la "consulta per la nuova legge elettorale" decidesse alla fine a maggioranza di adottare il metodo tedesco, va benissimo, però con lo sbarramento al 3% ricadiamo nel levantinismo perché avremmo ancora una pletora di partitini 
e) non conosco le leggi elettorali scandinave; mi illumini?
In conclusione, ritengo che non sia necessaria la caduta del governo Berlusconi ed un successivo governo provvisorio per fare la nuova legge elettorale. La nuova legge si può fare anche “Berlusconi regnante”, se abbiamo la maggioranza dei parlamentari che la vuole grazie agli accordi presi da una “Consulta”. E penso che con la buona volontà si potrebbe fare in pochi mesi.
Detto questo, ti ringrazio per il bellissimo articolo “Bordel State” (l’Italia) in inglese del Professor James Walston dell’Università Americana di Roma, che passerò certamente alla mia lunga lista di persone che conoscono la lingua.
A presto vederci per fare una chiacchierata non di fretta
Ciao
Gennaro