ULTIME NOTIZIE SU RODANO E DINTORNI (Polo chimico)
Il 31 maggio ho scritto un articolo sugli sprechi di elettricità fatti dall’amministrazione comunale. Devo aggiungere che le lampade dei lampioni stradali, non solo non si spengono prima delle 9.30 della mattina quando la luce diurna è forte sino dalle 6.30, ma si riaccendono alle 16.30 circa quando la luce diurna è fortissima fino alle 21 di sera, anche grazie all’ora legale….ed i Rodanesi pagano! Oppure l’ENEL illumina gratuitamente il Comune di Rodano? Ma questi amministratori, leggono? Oltre al mio sito c’è anche quello di Progetto Rodano che ne ha parlato (vedi sotto); mi sorge il dubbio che siano analfabeti di ritorno???
Ma queste sono quisquiglie !
Giovedì 17 sono andato ad una riunione alla Elle per sentire delle interessanti dichiarazioni delle due liste di opposizione, Progetto Rodano e Gente di Rodano, che hanno invitato i cittadini a dare loro una mano per portare avanti una campagna finalizzata ad un programma di azioni e di chiarificazione nei confronti delle autorità competenti dopo le ultime notizie sulla bonifica delle tre discariche inquinanti che sono sul terreno SISAS, in particolare sul territorio del nostro comune.
La giunta comunale ha finora minimizzato la situazione e assicurato che la bonifica delle discariche era quasi completata (tutto va ben, madama la marchesa!, tutto va ben, va tutto ben), cosa non vera: come non sono vere altre passate affermazioni degli assessori responsabili di questi argomenti.
Vi assicuro che ne ho sentito delle belle (Zunino, Grossi & C.) e vi assicuro che, nell’interesse comune. I Rodanesi dovrebbero informarsi bene di questa situazione che è poi legata anche al PGT (Piano di Governo del Territorio) e della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che devono essere approvati entro breve termine.
Suggerisco di collegarvi al sito di Gente di Rodano
www.gentedirodano.it e a quello di Progetto Rodano
www.rodanonews.eu per constatare “de visu” come la giunta comunale abbia finora gestito malamente questo importante argomento che rischia di creare danni aggiuntivi a quanto la SISAS ha fatto durante il periodo della sua attività. Tutto ciò nonostante il lungo articolo apparso su l’InformaRodano di questo mese che tenta di giustificarsi sul passato negativo tranquillizzando i lettori.