\\ Home Page : Articolo : Stampa
I PREZZI ALTI: PERCHÈ?
Di Gennaro Aprea (del 26/04/2010 @ 20:00:19, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 844 volte)
VOLETE SAPERE PERCHE’ IN ITALIA MOLTI PRODOTTI E SERVIZI COSTANO DI PIU’?
 
In qualità di vecchio consulente di direzione e organizzazione, non posso fare a meno di notare certe disfunzioni, disorganizzazioni, e cose simili di cui ho già parlato varie volte in questa Sezione che tratta di “Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc.”.
Ultimamente mi sono capitati numerosi esempi che dimostrano e confermano che l’organizzazione di molte aziende è talmente carente e “disorganizzata” che i loro costi – e quindi i loro prezzi - sono più alti di aziende analoghe di altri paesi europei ed americani. Molte di loro si lamentano della concorrenza straniera, cominciando da quella cinese, quando invece potrebbero benissimo offrire prezzi inferiori che sono il risultato, in parte preponderante, di una buona organizzazione.
Vi do due soli esempi, abbastanza eclatanti, che, a causa della mia cultura, fanno sì che vado in bestia di fronte a questi assurdi comportamenti.
1)     Si tratta della Mazda Motors Italia SpA. Chi mi legge è probabilmente al corrente della mia viva passione per i motori, quindi lo spunto è colpa mia. Di fronte alla notizia del lancio della nuova serie del decennale della “roadster” MX-5, una bella piccola spider che ho sempre ammirato, mi sono incuriosito ed ho chiesto notizie. Ho ricevuto una grande busta (peso totale 235 gr) contenente una gentile lettera che mi invita ad una prova su strada per provare le “dinamiche di guida Zoom Zoom, oltre ad ammirare il design e la qualità…nonché fissare un appuntamento per un test, ecc”. In allegato c’era una brochure bellissima di 32 pagine più le 4 di copertina con magnifiche foto a colori, su carta patinata pesante, più un’altra piccola brochure pieghevole in tre con altre foto eccezionali. E fin qui tutto bene. Però ho iniziato a preoccuparmi perché il giorno dopo ho ricevuto una seconda busta completa di contenuti come la prima che ho aperto per vedere se conteneva qualcosa di differente dalla prima…..invece niente. Dopo due giorni ho ricevuto una terza busta ed ancora una quarta qualche giorno dopo, tutte indirizzate a me, salvo una che all’inizio della lettera, a parte l’indirizzo preciso col mio nome della mia abitazione, dice: “Caro Signor Vincenzo…”. Totale quasi un Kg di carta bellissima costata chissà quanto, più le spese postali, più l’imbustamento, il trasporto all’ufficio postale, ecc.. Allora mi sono spaventato e mi sono detto che la Mazda MX-5 costerà troppo per le mie tasche se tutta l’organizzazione ed il relativo calcolo dei costi si riflette sui prezzi di questa bellissima auto. Ed ho rinunciato all’idea di comprarmela…..
2)     Questa volta si tratta di una società assicurativa la quale, quando ci si azzarda a comporre il numero verde (che costa), fa’ aspettare un buon minuto abbondante di orologio per magnificare la loro organizzazione, la qualità, la serietà e gli ottimi prezzi praticati rispetto alla concorrenza: si fa’ per dire. La società è la ERGO Previdenza SpA che ha comprato a suo tempo la Bayerische con la quale avevo contratto una polizza pensionistica con un premio di circa 2500 € l’anno. Il pagamento era stato concordato via banca col sistema RID che tutti ben conoscono. Il contratto è giunto al suo termine come previsto, quindi non dovrò più pagare ulteriori premi e dovrei riscuotere quanto mi spetta. Ricevo una lettera di pochi giorni fa, che ho dovuto rileggere due volte per capire bene, nella quale mi si dice che “nonostante io abbia attivato il sistema di pagamento RID, la mia banca non ha ancora attivato il pagamento automatico”; pertanto mi invita a fare il necessario per attivare tale procedura chiedendo alla banca di eseguire il mio ordine di pagamento permanente. Mi dice anche che “se io ho sempre intenzione di procedere ai pagamenti con questo sistema, troverò in allegato un modulo da compilare in tutte le sue parti da spedire a…ecc.”. Inoltre “ sarà fondamentale inserire il codice fiscale e firmare”, Queste sono, come potete vedere sono procedure assolutamente nuove, fuori del normale e specialissime, invece che ormai da anni più che usuali, specialmente per la firma.(non so come dirgli che non sono un extracomunitario che non conosce lingua e regolamenti italiani, ma solo un “extrapadaniatario” che vive in Padania da 40 anni e che ha imparato qualcosa sui doveri di firmare). Inoltre, mi dicono, “nel caso in cui il modulo non dovesse pervenire entro 30 gg. dalla presente passeranno al pagamento in c/c postale. Si dà il caso che io ho pagato con il RID per i 9 anni previsti e la società mi ha sempre inviato le ricevute dei premi annuali da me pagati, quindi mi sono un “Po” i……ato (intendendo per Po il più grande fiume di’Italia), state tranquilli volevo dire solamente irritato, ed ho telefonato al famoso numero verde facendo presente quanto sopra. La gentile signora del Call Centre alla fine ha capito il mio disappunto ed ha detto la frase di rito: “sa, queste sono lettere che la società invia a tutti…non si preoccupi….”. Invece io si che mi preoccupo perché penso a quanto costa a un cervellone comporre una lettera del genere con allegato, a farla stampare modificando il destinatario ed il numero di polizza per tutti gli indirizzatari, andare all’ufficio postale, affrancarla, per l’invio a tutti i loro clienti. Quindi penso che una bella fetta del premio pagato contiene anche questi inutili costi aggiuntivi, che sono solamente la punta visibile di un iceberg di disorganizzazione.
 
Spero che vi siate divertiti – perché è certamente meglio prendere queste cose dal lato comico altrimenti ci viene un cancro al fegato - e, se volete, scriverò ancora su questo argomento, raccomandandovi di cercare di capire bene come si comportano i nostri fornitori, prima di acquistare i loro prodotti e servizi.