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ANCORA GLI SCOMBINATI
Di Gennaro Aprea (del 22/03/2010 @ 18:33:29, in C) Commenti e varie, cliccato 1276 volte)
ANCORA GLI SCOMBINATI
 
Nel febbraio 2007 scrissi un articolo inserito in questa stessa Sezione, “Rodano” nel quale elogiavo questa Compagnia Teatrale Dilettantistica nata 10 anni fa.
Da allora ad oggi hanno fatto molta strada, hanno vinto numerosi premi, ma sono anche riusciti a fare uno scivolone.
Ieri sera per la prima volta si sono presentati a Rodano, dove non esiste una struttura che ormai tutti i comuni posseggono, cioè un teatro oppure un auditorium nei quali si possono rappresentare “piece” teatrali, aascoltare musica, e magari vedere qualche film, compreso quelli dei numerosi "registi rodanesi".
Chi gestisce l’”Ottagono” di Millepini, ha messo a disposizione il suo (piccolo) palco, così gli Scombinati si sono arrangiati a montare una scenografia per la commedia di questa stagione, “Chiamatemi pure Professore” di Luciano Lunghi. Vi assicuro che, nonostante le ristrettezze sceniche, hanno fatto miracoli.
Ma il miracolo maggiore è stato quello degli attori della compagnia, che hanno fatto a gara a chi era più bravo. La sceneggiatura era quasi prevedibile e scontata, seppur interessante per le situazioni  umane attuali, man mano che i vari personaggi prendevano la parola, ma il testo era estremamente difficile da interpretare perché era costituito da battute, controbattute ed azioni velocissime in cui gli interventi dei personaggi si incalzavano senza tregua in un continuo incessante.
A ciò si aggiungeva la caratteristica teatrale dell’unità di tempo, di luogo e di azione (il tutto si svolge nel giro di un paio d’ore in una sala d’aspetto di un medico psicologo) cosa che certamente non facilita l’attenzione dello spettatore.
È proprio questo insieme di situazioni di difficoltà che hanno messo in piena luce la bravura degli Scombinati e della Regista e Sceneggiatrice Enrica Bassi che ha trovato le soluzioni ideali per superare molte difficoltà, con la collaborazione dei suoi fidi costumisti e tecnici di luci e suoni.
Proprio perché era la prima volta che si rappresentava una commedia a Rodano, i cittadini incuriositi dalla novità erano intervenuti in gran numero rinunciando alle solite trasmissioni serali della televisione. Erano almeno 150 in una struttura piuttosto piccola, sia per la platea che per il palcoscenico dove gli attori facevano fatica a muoversi, un palcoscenico senza sipario, ma per fortuna l’acustica era buona. Così tutta la platea era in “trepida” attesa. In conclusione sala strapiena.
Poi è iniziata la commedia e dopo un inizio folgorante del medico e della sua segretaria, hanno cominciato ad entrare i vari “pazienti”, uno dopo l’altro, in rapida successione. Risate continue, molti applausi a scena aperta, con l’abbraccio finale fra la platea e gli attori che erano quasi meravigliati dal lungo applauso che ha chiuso la piacevolissima serata.
Intenzionalmente non ho menzionato alcuno degli attori. Perché dovrei farlo dato che non saprei a chi dare la mia personale preferenza? Ripeto, tutti bravissimi, tutti entrati perfettamente nella parte, come spesso pochi professionisti sanno fare, anche quelli con piccole parti.
Se non c’eravate, cercate di non perdervi la prossima rappresentazione, l’ultima di questa stagione (salvo richieste imprevedibili di altri teatri) che sarà a Gessate il 17 di aprile.
Se ieri sera eravate uno degli spettatori, ditelo ai vostri amici !
 
 
PS – Sembra che il Gestore dell’Ottagono stia pensando di allargare il palcoscenico e dotarlo delle necessarie strutture collaterali: Sarebbe un’ottima soluzione se  questa idea si materializzasse: Rodano potrebbe avere una struttura, seppur piccola, per le rappresentazioni teatrali, nonostante la ELLE che è stata un’occasione perduta da parte di chi ha gestito mediocremente per molti anni la cosa comune, e con essa i nostri soldi.