GIÚ LE TASSE…..NO, NON SI PUÒ…
Jean-Baptiste Colbert
Quando il Presidente del Consiglio ha detto che avrebbe diminuito l’IRPEF dei contribuenti al 23% per i redditi fino a 100.000 Euro ed al 33% per quelli superiori a 100.000, mi sono detto fregandomi le mani: bene, questa volta la mia pensione non sarà diminuita come sta succedendo da quando Berlusconi è al Governo, ma aumenterà, quindi sarò contento e lo saranno milioni di italiani, quelli che pagano le tasse. E così avranno più denaro da spendere; i negozianti e i produttori di beni e servizi saranno contenti perché i consumatori compreranno di più; e alla fine l’economia italiana andrà meglio. Bravo Silvio! Quasi quasi mi univo al coro “meno male che Silvio c’è”.
Poi la delusione della smentita: “non ce la facciamo adesso” col suggeritore Tremonti, il cosiddetto Ministro dell’Economia che vuole salvare l’’Italia e soprattutto le tasche – quelle si - degli evasori che trasferiscono i profitti in nero all’estero.
Però dentro di me ho fatto un rimprovero a Silvio ed al suo alabardiere: se i soldi non ci sono nelle casse dello Stato, li si può aumentare diminuendo le spese e con qualche ritocco alle tasse, perché no? Ma come?
Ecco le soluzioni:
1) Tutti i trasferimenti agli enti locali, Regioni e soprattutto Comuni, vengono annullati
2) Gli insegnanti di tutte le scuole vengono diminuiti ancora di un aggiuntivo 50% e le classi avranno un minimo di 70 alunni
3) Le spese per la ricerca (0,8% del PIL contro il 2-3 punti percentuali di altri stati europei) vengono dimezzate
4) Le imposte indirette (es. le accise sui carburanti e l’IVA) vengono aumentate
5) Altre varie a vostra scelta
Ecco allora che l’IRPEF poteva essere diminuita, tanto le Regioni e i Comuni possono aumentare le addizionali IRPEF sostituendo così i mancati introiti; la spesa per l’istruzione e per la ricerca diminuiscono, la benzine ed il gasolio costano un po’ – ma solo un po’ - di più, la carta bollata anche, i tabacchi anche… e vaaaai!
Tornando ad essere seri – si fa per dire - una volta tanto, se volete, rileggetevi l’ultimo articolo che ho scritto nel 2009 in questa stessa Sezione, "Satira, commenti, varie", che parlava di tasse di 400 anni fa, grazie a due famosi signori francesi: Mazzarino e Colbert.