NON IMMAGINAVO CHE….
Sabato scorso, 28 novembre siamo andati, come di solito, a fare la spesa settimanale al supermercato.
All’ingresso vi erano alcune persone (volontari) che distribuivano dei sacchetti di plastica e dei volantini ed invitavano gi avventori a riempire i sacchetti con derrate alimentari non deperibili. Tutto ciò su iniziativa della Fondazione “Banco alimentare” che ogni anno organizza delle “collette alimentari” per le persone bisognose. Queste iniziative, leggendo il volantino, erano attive in pratica presso tutti i supermercati italiani. E la Fondazione ha il sostegno di alcune banche, di una società di comunicazione e informatica, e di una assicurazione.
Leggendo più attentamente il testo ho trovato anche l’elenco dei destinatari dei prodotti alimentari e la sorpresa è stata grande. Vi riporto l’elenco tal quale che probabilmente pochi hanno letto interamente:
“CON LA TUA SPESA AIUTERAI
- 4051 associazioni che sostengono periodicamente i bisognosi
- 1012 associazioni che assistono continuativamente famiglie ed anziani
- 434 comunità per minori e ragazze madri
- 290 centri di accoglienza e mese per poveri
- 434 comunità per anziani
- 652 comunità per tossicodipendenti e malati di AIDS
- 361 comunità per persone portatrici di handicap in tutta Italia”
Totale 7234 comunità o simili sparse su tutto il territorio, cioè poco meno di una media di una per comune (in tutto sono 8100 e ci sono anche dei comuni con meno di 50 abitanti).
In questi tempi abbiamo sentito molto parlare di povertà crescente, di necessità di migliorare l’assistenza, e cose simili di cui si dovrebbe occupare lo Stato utilizzando le tasse e le imposte che tutti noi versiamo (scusate, ho dimenticato i numerosissimi evasori che lo Stato non riesce a scovare, quindi devo dire la maggior parte di noi versa…).
Ma non immaginavo che la situazione quantitativa fosse quella appena descritta.
Dato che siamo in Italia – ma succede anche in molti altri paesi più o meno civili - possiamo anche immaginare che una parte dei prodotti alimentari donati non arrivino ai bisognosi perché se li incamera qualche (o molti) furbetto che gestisce le associazioni; oppure se li rivende intascando i soldi. Però la stragrande maggioranza raggiunge i poveri e tutti quelli che i volontari aiutano perché non riescono ad alimentarsi sufficientemente.
Forse la mia domanda è ingenua ed anche banale, ma ….come mai, nonostante lo Stato esista ed abbia il dovere di occuparsi dei bisognosi, dei poveri, dei malati, dei vecchi abbandonati (spesso dai figli) nei ricoveri per anziani, per gli handicappati gravi, ecc. 7234 organizzazioni chiedono aiuto agli italiani che possono permettersi di fare la spesa e che hanno un cuore caritatevole.. E pensate anche a quelle organizzazioni che chiedono abbigliamento smesso o passato di moda.
Povera Italia! Come siamo ridotti. A me che ho vissuto la seconda guerra mondiale e che ricordo perfettamente le condizioni in cui eravamo appena finita, mi sembra di tornare a quei tempi!
Pensate un momento a tutti quelli che fanno parte dell’organizzazione statale ed affine, i quali guadagnano cifre enormi; pensate a tutti gli sprechi della disorganizzazione statale che non riesce a diminuire le uscite quando si mette a fare i conti ogni anno per la legge finanziaria.
Siamo proprio in mano a dei “magnapane” a tradimento e a degli incompetenti ……. volutamente incompetenti!