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I 120 ANNI DI BERLUSCONI
Di Gennaro Aprea (del 11/05/2009 @ 10:39:34, in M) Satira e Umorismo, cliccato 686 volte)
ALMENO FINO A 120 ANNI IN PIENA FORMA
 
In questi giorni qualcuno ha detto (e a me, che mi avvio velocemente sulla via della sordità, è arrivato all’orecchio, abbastanza chiaramente, un coro di voci su questo argomento) che il nostro beneamato Presidente del Consiglio dei Ministri è candidato a questo destino, ovviamente non la sordità, ma i 120 anni in piena forma.
La notizia mi ha riempito di gioia, ma subito dopo mi sono un po’ preoccupato, ché la moda di avere in Parlamento e a Palazzo Chigi nella sala del Consiglio persone sempre più giovani (veline comprese), moda che si sta rafforzando irrimediabilmente, ha fatto sì che la mia preoccupazione aumentasse notevolmente.
Cosa farà il Silvio dopo aver scalato tutti i gradini della sua carriera politica, cioè, dopo l’attuale carica, sicuramente quella di Presidente della Repubblica, poi di Imperatore, e forse anche di Dux e di “God”?
Poi, qualche giorno fa, mi sono rasserenato sentendolo iniziare un discorso, se non erro, davanti all’Assemblea della Confagricoltura, dove ha debuttato scusandosi per non aver portato con sé le veline e promettendo di fare ammenda. Sono seguiti scrosci di applausi e di risate (della claque?)…..
E ancora mi sono divertito tantissimo quando ha smentito di aver candidato le veline alle elezioni europee, ma di aver nominato solo 3 avvenenti signore, tutte bi-laureate e “multilingue”, di cui solo una aveva partecipato (per sbaglio?) a una trasmissione televisiva.
Ma di cosa può lamentarsi se, oltre a lui stesso, fra i candidati alle europee vi sono delle magnifiche veline quali Ignazio La Russa, Gabriele Albertini, Salvatore Tatarella, Mario Clemente Mastella (si, proprio il campione di salto dell’UDEUR), nonché numerose altre belle signore e signorine? Le quali saranno a sua disposizione e gli saranno vicine per sollevarlo dalla tristezza, nel momento in cui, appena eletto, si dovrà dimettere da membro del Parlamento Europeo, (così come l’Ignazia) sostituito da queste ed altre veline, per incompatibilità con la carica attuale.
E infine ancora grande spasso quando poche sere fa ha parlato per due ore circa ad un incontro con Bruno Vespa alla presenza/assenza di 3 Direttori di quotidiani, quasi umiliandoli per la loro incapacità di tenergli testa.
In tutte queste occasioni e, se ci ripenso, in molte altre precedenti, ascoltandolo, la mia naturale reazione è stata quella di divertirmi molto, prima sorridendo, poi trasformando il sorriso in riso, poi in grasse e sonore risate, specialmente quando si ripete per sottolineare all’infinito le frasi più assurde e battendo, in questo settore dei paradossi, quelle di Maurizio Milani a CheTempoCheFa’
Ed ecco la soluzione e quindi il motivo del mio rasserenamento per la sua sorte: quando sarà stanco della sua brillante carriera politica, diventerà il miglior comico italiano e credo anche europeo, molto ammirato anche nei vari consessi mondiali (vedi ultimi commenti sui media internazionali)
Voi che ne dite?