LA “FORZA” DEGLI SPOT TELEVISIVI
Continuo a non aver voglia di fare commenti sulla politica e dintorni, e la ragione è che mi non sarei sereno e corretto nello scriverli, quindi preferisco cose che possono eventualmente strappare un sorriso ai lettori.
E’ per questo che vi voglio parlare di due “comunicazioni commerciali” che mi hanno fatto pensare che il loro scopo può “involontariamente” essere controproducente.
La prima riguarda l’ormai famoso prosciutto di Parma ed è il “sequel” di un spot di qualche mese fa dove una signora in un supermarket, al suo turno di numerino della fila, che ordinava: “1 etto di prosciutto crudo”, non veniva presa in considerazione ed il commesso passava al numero successivo, facendo restare la signora delusa e triste.
In questo più recente, c’è un’atletica signora che sembra si alleni come fa’ un pugile prima dell’incontro con vari esercizi: rinforzo degli addominali, colpi al “sacco” (che è un prosciutto), colpi in aria mentre cammina….. arriva in un supermercato dove al suo turno col numerino della fila di clienti , si presenta e, con grande sforzo riesce ad “ordinare” cadenzando la frase : “1 etto di prosciutto di Parma”. Poi appare una scritta che dice:
“non è crudo, è di Parma”.
A questo punto mi è venuto alle labbra un sorriso e ho pensato:
1- Se non è crudo, allora è cotto….quindi è Parmacotto, che è un marca concorrente
2- Però, questo prosciutto di Parma chi si crede di essere? e poi ci ha un po’ stufato nell’insistere fino alla morte che i prosciutti che non sono di Parma non sono da prendere in considerazione: non trovate?
Ci sono molti altri prosciutti crudi, altrettanto buoni e seri, quello di S. Daniele, quello toscano, marchigiano, ecc. Vuoi vedere che questa è la volta buona che eviterò di comprare il prosciutto crudo di Parma, preferendo gli altri?…..e poi la metafora della signora atletica/pugile di questo spot è abbastanza volgare, e di volgarità in TV ce n’è già troppa! Quindi, abbasso il prosciutto di Parma!
La seconda “comunicazione commerciale” è di un’azienda di telefoni cellulari che offre un vantaggio del 20% con una trovata abbastanza inedita; però alla fine non raggiunge lo scopo, almeno con me, perché, nonostante io sia attento a tutta la pubblicità (spesso penosa) per vecchia deformazione professionale, vi dico francamente che non mi è rimasto in mente il nome dell’azienda.
La trovata consiste nel mostrare una pizza con un’appendice che la fa’ sembrare a forma di “otto”, dei bicchieri pieni di birra anch’essi con un’appendice che è un piccolo bicchiere fuso a quello principale, e un edificio con una protuberanza che fuoriesce dalla facciata come se avessero aggiunto una camera all’edificio principale. Queste appendici vogliono mostrare il 20% di vantaggio dell’abbonamento che l’azienda offre ai clienti, a parità di prezzo.
Cosa mai mi è venuto in mente? "fusse che fusse" che il Berlusconi si sia ispirato a questo spot per lanciare la sua idea di salvataggio dell’Italia dalla crisi, proponendo ai proprietari di casa di aggiungere un 20% di volume all’edificio di proprietà.
Non so, che ne dite? fate un po’ voi… ed ascoltiamo i berluscones come Bocchino che dice che il suo ispiratore ha avuto il "colpo di genio"...e staremo a vedere se il nostro beneamato Presidente del Consiglio dei Ministri premierà il pubblicitario che ha inventato questo spot.
Quindi, viva il 20%