ORMAI SIAMO ABITUATI ALLE BUGIE
A me piace leggere le lettere dei lettori ai giornali perché mi fanno conoscere un mondo spesso diverso da quello che scrivono i giornalisti professionisti, quindi imparo anche cose nuove e tocco il polso delle persone comuni. Non so quanti lettori di questo sito hanno la mia stessa abitudine; e neanche so quanti di voi ascoltano “Prima Pagina” su Radio 3, dove ogni settimana un giornalista nuovo racconta per 45 minuti ciò che c’è scritto sui giornali e per un’altra mezzora parla con gli ascoltatori che telefonano e fanno domande sui fatti del giorno e dintorni.
Stamattina la giornalista Maria Latella ha riportato la lettera scritta a La Repubblica da una signora che ha un cognome significativo, Iervolino, ma che sicuramente non ha niente a che fare con il Sindaco di Napoli.
Vi riporto integralmente la lettera:
“Sono spesso a Napoli per motivi di lavoro. Dal centro la spazzatura è stata rimossa, ma la situazione nelle aree periferiche e in Provincia non è cambiata. Qualche giorno fa ero diretta verso Casalnuovo. Ho percorso un lungo tratto dell’asse mediano, una delle arterie più trafficate della Campania.
Oltre a dover scansare i sacchetti disseminati sulla strada, ho dovuto chiudere i finestrini dell’auto per evitare di sopportare una puzza indescrivibile, un miscuglio di plastica bruciata e materiale organico in putrefazione.
Commenti:
1) Il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berluskoni, qualche giorno fa, ha affermato che il problema dei rifiuti urbani è risolto. Bugie? A voi la risposta. Dico solo che continua ad imitare un altro Grande della Terra, il passeggiatore (Walker) Gorge Bush che nel 2003 disse: la guerra vittoriosa in Irak è finita.
2) I miei concittadini napoletani e campani, continuano a protestare contro le discariche e continuano a bruciare i loro rifiuti per protesta. Sono solamente imbecilli e sanno unicamente lamentarsi senza pensare al bene comune quello che ormai tutti dovrebbero sapere, cioè che la soluzione è la raccolta differenziata, cosa che numerosi Comuni della Campania e vicino Napoli già fanno egregiamente, spendendo anche meno di TARSU, perché i Comuni si vendono i rifiuti riciclabili