W LA BUROCRAZIA, SEMPRE !
L’anno scorso, grazie alla conferma della finanziaria del governo Prodi di promuovere il risparmio energetico con un rimborso del 55% sull’investimento in apparecchiature tecnologicamente avanzate, ho deciso di sostituire la caldaia del riscaldamento vecchia di 26 anni ed ancora perfettamente funzionante, con una ecologica a condensazione (che mi fa’ risparmiare almeno il 30% del consumo di gas) ed i vecchi pannelli solari per l’acqua calda, anch’essi di 26 anni, con dei nuovi, molto più efficienti e che possono funzionare anche col limitato sole di gennaio- febbraio, cosa che non riuscivano a fare i precedenti con vecchia tecnologia.
Vi erano delle regole per poter usufruire del rimborso, regole logiche soprattutto al fine di evitare la “furbizia degli italiani” che tentano sempre di fregare lo Stato. Eccole:
1) fattura dettagliata dell’installatore qualificato
2) pagamento tramite bonifico bancario su modulo apposito (abbastanza complesso)
3) far effettuare l”’Attestato di certificazione energetica”, completo di schede informative dettagliate e di conformità delle opere realizzate, da parte di un Perito certificato (255 Euro + IVA 20%)
4) spedizione di una copia dell’Attestato di cui al punto 3 all’ENEA (Raccomandata A.R.)
5) spedizione di un’altra copia dell’Attestato alla Regione (competente per il rimborso) completa di CD rilasciato dal Perito
6) questo ultimo Attestato deve essere fatto pervenire alla Regione tramite il Comune di residenza con lettera raccomandata a mano.
E fin qui tutto bene; e mi sembrava che bastasse. Nella mia ingenuità di italiano che ha vissuto all’estero e che ha toccato con mano la leggera o non esistente burocrazia in tutti i 6 paesi dove ha avuto occasione di lavorare, pensavo che ciò fosse più che sufficiente e che la Regione mi avrebbe fatto pervenire il rimborso del 55% (in tre rate annuali secondo la legge finanziaria) con un assegno o con un accredito sul mio c/c bancario nel giro di pochi mesi rispetto ai pagamenti di ottobre 2007..…ILLUSIONE !
Quando sono andato dal Commercialista per il mio 730 di quest’anno sui redditi (e sulle detrazioni) del 2007, mi ha chiesto le fotocopie di tutto quanto su descritto (compreso le fotocopie della Raccomandata e della cartolina di ritorno dell’ENEA e della lettera al mio Comune) perché la procedura non era finita lì.
Infatti il Ministero delle Finanze, tramite l’Agenzia delle Entrate, che dà il denaro per i rimborsi alla Regione, vuole rivedere tutto, poi dà il permesso alla Regione di rimborsare e quest’ultima passa il denaro all’INPS che me li accrediterà sulla pensione, forse in settembre 2008 (la prima rata).
In altre parole, oltre a tutti gli uffici coinvolti nei punti dall’1 al 6 di cui sopra (ripeto, non bastavano?), sono coinvolti anche il Ministero delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS.
Adesso capisco sempre di più i “Costi della Politica” italiana che si diverte a far lavorare il maggior numero di uffici possibile dell’Amministrazione centrale e locale.
Ripeto quanto ho detto – troppo tardi – in uno dei miei passati articoli di questo sito: “se fossi più giovane, me ne andrei a vivere in un altro paese!”
A proposito, speriamo che il Ministero della Pubblica Amministrazione e della Innovazione prenda in serio esame queste disfunzioni burocratiche che appesantiscono i costi e i tempi della vita amministrativa. Staremo a vedere cosa saprà fare il Ministro ! Altrimenti:
W LA BUROCRAZIA, SEMPRE…. e io pago, sempre, come diceva Totò.