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PROSPETTIVE PER MILANO
Di Gennaro Aprea (del 07/05/2008 @ 18:26:40, in A) Aziende, innovazione, produttivitą, costi, ecc., cliccato 848 volte)
MILAN L'È UN GRAN MILAN
 
 
Nel 1993 andai a Tokio per lavoro con un cliente e scendemmo nel nuovissimo aeroporto di Narita, inaugurato da poco. Per andare in città che dista un centinaio di chilometri utilizzammo il treno, anch’esso nuovissimo.
Prenotazione obbligatoria; allo sportello mi dissero, scusandosi, che i posti assegnatici (3 minuti prima dell’arrivo in stazione) erano vicino all’uscita, posti evidentemente non graditi ai giapponesi. Arrivammo in città silenziosamente in circa mezz’ora.
Ieri a Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa di Milano, per chi non abita in questa città) si è svolto un convegno intitolato “Midland – Risorse e prospettive per Milano”, organizzato dall’Assoimpredil – ANCE, in collaborazione con la Camera di Commercio.
Io non c’ero, ma c’era un mio collega Consulente, l’ingegnere Silvio Aquino, che a un certo punto se n’è andato allibito prima della fine della mattinata: ecco il perché.
Personaggi e interpreti: il fior fiore della “classe dirigente”, Presidenti, Sociologi, Economisti, Urbanisti, Direttori, Professori, Architetti, Moderatori, ecc. con il finale del Sindaco (invitato, dice una nota), che Silvio ovviamente non ha visto. Vi risparmio i nomi e le cariche ma tutti si sono auto-elogiati parlandosi addosso.
Nella presentazione si affermava che “Milano è la capitale economica d’Italia ed è una delle principali metropoli europee” e che il tema del convegno era l’esame di quali prospettive si aprano per il futuro di Milano.
E’ stata distribuita una piccola brochure che illustrava i vari numerosi punti.
Ve ne menziono solo uno che è significativo del livello di competenza delle teste pensanti/organizzatori.
Perciò vi ho parlato del treno giapponese dall’aeroporto a Tokio.
Quando questi signori parlano oggi (15 anni dopo il nuovo treno giapponese) dei problemi di collegamento fra Milano con i collegamenti con le FS, che riconoscono essere deficitarii (ma come, non è anch’esso abbastanza nuovo il “Malpensa Express”?) oltre al giusto collegamento con il “passante ferroviario”, affermano: “i treni devono contare su un’alta frequenza dell’ordine di 10 minuti”. E questa soluzione in vista dell’EXPO del 2015 !
Allora, per modernizzare e facilitare il traffico ferroviario per gli utenti di Malpensa, si aggiungono treni che ora partono ogni 20 minuti e impiegano 45 minuti per arrivare a destinazione!
Nessuno pensa che si dovrebbe modernizzare l’armamento, cioè le rotaie, affinché i treni possano viaggiare a più del doppio della velocità attuale ed impieghino 20 minuti, senza la necessità di aumentare troppo il numero di treni.
Il mio amico e collega mi ha fatto le seguenti considerazioni:
Visto che in Italia siamo indietro rispetto a tutti gli altri paesi europei, compreso la Spagna e fra breve anche la Grecia (per non parlare dei giapponesi e americani):
1)     non si deve solo raggiungere gli altri
2)     è obbligatorio fare di più
3)     è assolutamente obbligatorio applicare una “killer application”, cioè è necessario trovare soluzioni alternative e innovative che ci portino più avanti degli altri
 
Ha ragione? Io credo proprio di si !
Poveri noi, in che mani siamo affidati !